Rubriche

Nuoto di fondo

Redazione Ansa

Dieci chilometri di bracciate e fatica, con l’incognita della Senna. Il nuoto in acque libere a Parigi deve fare i conti con quelle inquinate del fiume della Ville Lumiere, scelto però come venue per il fondo, con partenza e arrivo a Pont Pont Alexandre III e percorso che si estende sino a Pont de l'Alma, nel cuore della città, nei pressi dell'Esplanade des Invalides. Location decisamente iconica, ma che ha scatenato polemiche proprio per la balneabilità ad alto rischio: la disciplina, che ha fatto il suo esordio a cinque cerchi a Pechino 2008, è sempre stata molto congeniale all’Italia che infatti sale sul podio da tre edizioni consecutive (bronzo di Martina Grimaldi a Londra 2012, argento di Rachele Bruni a Rio de Janeiro 2016, bronzo di Gregorio Paltrinieri a Tokyo 2020). L’Italia guidata dal tecnico Stefano Rubaudo sarà rappresentata per la prima volta da 4 atleti: Domenico Acerenza, Giulia Gabbrielleschi, Paltrinieri e Ginevra Taddeucci. Due giorni di gare l’8 agosto la prova femminile, il 9 quella maschile. Il medagliere olimpico premia l’Olanda con 4 ori (doppietta nel 2016) seguita da Germania e Ungheria. L’Italia, reduce dall’ottima prova ai recenti europei di Belgrado punta alla medaglia più preziosa.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it