Oltretevere

Da Clemente XII a Ratzinger, i Papi e la massoneria

Un libro ripercorre la storia. Anche un racconto di Comboni

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 26 GIU - Che cos'è la massoneria? Per quali motivi i Papi la condannano? Perché per la Chiesa e per la massoneria parole universali come morale, libertà, bene comune assumono significati totalmente diversi? Parte da questi interrogativi un libro che esamina il rapporto tra la Chiesa e la massoneria negli ultimi tre secoli: "I Papi e la massoneria", scritto dalla storica Angela Pellicciari e pubblicato da Ares.
    Sono circa seicento i pronunciamenti della Chiesa cattolica contro la massoneria: si va dalla bolla di scomunica 'In eminenti apostolatus specula' (1738) di Papa Clemente XII alla dichiarazione della Congregazione per la Dottrina della Fede del 26 novembre 1983, redatta dall'allora cardinale Joseph Ratzinger e approvata da san Giovanni Paolo II. Una dichiarazione, quest'ultima, che ribadiva "il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche, poiché i loro principi sono stati sempre considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa e perciò l'iscrizione ad esse rimane proibita".
    Anche Papa Francesco si è espresso più volte con accezione negativa nei confronti della massoneria. Parlando del fiorire dei santi nella Torino dell'Ottocento, Bergoglio, nell'incontro con i giovani nel capoluogo piemontese, a giugno del 2015, sottolineò: "In questa terra - e questo ho detto anche alla Famiglia salesiana - alla fine dell'Ottocento c'erano le condizioni più cattive per la crescita della gioventù: c'era la massoneria in pieno, anche la Chiesa non poteva fare nulla, c'erano i mangiapreti, c'erano anche i satanisti… Era uno dei momenti più brutti e dei posti più brutti della storia d'Italia.
    Ma se voi volete fare un bel compito a casa, andate a cercare quanti santi e quante sante sono nati in quel tempo! Perché? Perché si sono accorti che dovevano andare controcorrente rispetto a quella cultura, a quel modo di vivere".
    Il libro di Pellicciari offre dunque una puntuale rassegna storica del magistero della Chiesa rispetto alle logge massoniche. E spiega perché le posizioni siano così distanti e di fatto inconciliabili.
    A chiudere il volume edito da Ares è un episodio della vita di San Daniele Comboni, il fondatore della congregazione dei missionari in Africa, che in un suo soggiorno a Parigi, per raccogliere fondi per la sua missione e per curarsi, si trovò faccia a faccia con un massone che in punto di morte si confessò con lui per "riconciliarsi con Dio". (ANSA).
   

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