Dall'inizio del nuovo millennio in Italia il numero di morti dovuti ad incidenti stradali è diminuito notevolmente. Infatti, le vittime sono passate da 7.
Sulle automobili esiste già oggi una grande quantità di soluzioni tecnologiche (telecamere di bordo, sensori, scatole nere e sistemi di geolocalizzazione) che permettono di raccogliere dati ad esempio sulla localizzazione del veicolo, sugli stili di guida o sui i consumi, nonché sulla possibilità di monitorare lo stato d'uso del veicolo e dei parametri esterni (condizioni stradali e atmosferiche, traffico, situazioni di rischio, ecc.). "Per incrementare la sicurezza dei veicoli in circolazione - afferma Luciano Bononi, professore all'Università di Bologna - l'enorme mole di dati oggi disponibile può essere elaborata da software in grado di fare tre tipi di analisi molto complesse, e cioè analisi predittive, prescrittive e cognitive. L'analisi predittiva consente di ricavare dai dati una previsione sugli eventi che si verificheranno in futuro. L'analisi prescrittiva fornisce indicazioni su cosa sia opportuno fare per reagire nel modo migliore al verificarsi di determinati eventi. L'analisi cognitiva, grazie alla messa a punto di algoritmi di intelligenza artificiale sempre più avanzati, è in grado di trasformare i dati grezzi in conoscenza e trasmettere queste informazioni all'uomo in linguaggio naturale, al fine di supportarlo nel prendere decisioni sempre più accurate, tempestive e corrette. La prospettiva, pertanto, è che in futuro con questi sistemi di intelligenza artificiale si renderà sempre più sicura la guida dei veicoli, rendendo non più utopistico l'obiettivo zero morti sulle strade".
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