(di Pietro Guastamacchia)
Le nuove regole Ue per l'Intelligenza Artificiale hanno affrontato il dibattito della plenaria di Strasburgo un'ultima volta prima dello storico voto, previsto per mercoledì pomeriggio, che dovrebbe aprire la strada ai negoziati con i Paesi membri e la Commissione europea per arrivare all'intesa finale sul primo testo legislativo al mondo per il controllo dell'IA. "Ci dicevano che così avremmo frenato l'innovazione, invece oggi è chiaro a tutti che è arrivato il tempo d'imporre delle regole", ha sottolineato parlando in aula il relatore del testo ed eurodeputato del Pd, Brando Benifei.
Per Verdi, Socialisti e Liberali costituisce una pratica discriminatoria che potrebbe aprire la strada ad una società sottoposta a vigilanza generalizzata. I Popolari hanno invece avviato una decisa campagna per difendere l'utilizzo di tali tecnologie in casi estremi come possibili minacce alla sicurezza nazionale e le attività di ricerca per minori scomparsi.
Per la vicepresidente della Commissione Ue Margrethe Vestager, presente in aula, "creare fiducia nelle regole consentirà all'IA di svilupparsi a servizio dell'umanità". Una certezza condivisa dal collega dell'esecutivo comunitario, il commissario al Mercato interno, Thierry Breton, che parlando agli eurodeputati ha sottolineato come l'Europa sia "il Continente con il sistema democratico che maggiormente è capace di portare avanti questa regolamentazione in modo democratico e proporzionato".