di Alessio Jacona*
Per il quinto anno consecutivo, l’Università di Stanford, e più precisamente l’Institute for Human-Centered Artificial Intelligence (HAI), ha prodotto l'AI Index Report, uno studio che raccoglie, analizza e visualizza i dati relativi all'evoluzione dell’intelligenza artificiale. L’obiettivo è fornire dati imparziali, rigorosamente controllati e di provenienza globale per politici, ricercatori, dirigenti, giornalisti e il pubblico in generale, così da sviluppare una comprensione più approfondita dell’insieme di tecnologie e soluzioni che chiamiamo IA.
Il rapporto integrale è disponibile in formato .pdf alla fine del testo, oppure sulla pagina dedicata all’Index sul sito dell’HAI. Intanto ecco di seguito i punti principali che emergono dalla ricerca, evidenziati dagli stessi autori:
Gli investimenti privati nell'IA sono cresciuti mentre aumenta anche la concentrazione degli investimenti:
- L'investimento privato in IA nel 2021 ha totalizzato la cifra stratosferica di circa 93,5 miliardi di dollari, ovvero più del doppio del totale degli investimenti privati nel 2020, mentre il numero di nuove aziende AI che ricevono finanziamenti continua a diminuire, passando dalle 1051 del 2019 e 762 del 2020 a sole 746 aziende nel 2021. Altro dato interessante è la crescita del valore dei singoli investimenti: nel 2020, ci sono stati 4 round di finanziamento del valore di 500 milioni di dollari milioni o più, mentre nel 2021 il numero è salito a 15.
Stati Uniti e Cina hanno dominato le collaborazioni internazionali sull'IA:
- Nonostante non sembrano essere d’accordo praticamente su nulla, gli Stati Uniti e la Cina collaborano benissimo quando si tratta di ricerca sull’intelligenza artificiale: lo conferma l’altissimo numero di collaborazioni in pubblicazioni sull'IA dal 2010 al 2021, che sono aumentate di cinque volte in 11. Per dare un termine di paragone, la collaborazione tra i due paesi ha prodotto 2,7 volte in più le pubblicazioni di quella tra il Regno Unito e la Cina, secondo risultato più alto nella lista.
I modelli linguistici sono più capaci che mai, ma anche più condizionati di prima dai pregiudizi:
- I modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM), algoritmi di apprendimento profondo (Deep Learning) addestrati su enormi quantità di dati, stanno stabilendo nuovi record nei benchmark tecnici, ma si rivelano al contempo più capaci di riflettere i “bias” presenti nei dati con cui vengono addestrati. Un modello da 280 miliardi di parametri sviluppato nel 2021 mostra un aumento del 29% nella tossicità rispetto a un modello da 117 milioni di parametri considerato lo stato dell'arte nel 2018. Insomma: con il tempo, i sistemi stanno diventando sempre più efficienti, ma all'aumentare delle loro capacità cresce anche la potenziale gravità dei loro pregiudizi.
Ovunque cresce l’importanza della della questione etica dell'IA ovunque:
- Dal 2014 a oggi, la ricerca sull'equità e la trasparenza nell'IA è cresciuta enormemente, con un aumento delle pubblicazioni correlate alle conferenze sull'etica pari a 5 volte. L'equità algoritmica e i pregiudizi sono passati dall'essere principalmente tema della sola ricerca accademica a diventare un argomento di interesse mainstream con implicazioni ad ampio raggio. Da notare che, anno dopo anno, i ricercatori con affiliazioni all'industria hanno contribuito alle conferenze incentrate sull'etica con il 71% in più di pubblicazioni.
L'IA diventa più accessibile e più performante:
- Dal 2018, il costo per addestrare un sistema di classificazione delle immagini è diminuito del 63,6%, mentre i tempi di addestramento sono migliorati del 94,4%. La tendenza che porta l’abbassamento dei costi di addestramento a fronte di una maggiore velocità appare in altre categorie di attività MLPerf, come la raccomandazione, il rilevamento di oggetti e l'elaborazione del linguaggio, e favorisce l'adozione commerciale delle tecnologie AI.
Aumenta a livello globale la legislazione sull'IA:
- Un’analisi condotta in 25 paesi mostra che il numero di disegni di legge contenenti "intelligenza artificiale" e diventati legge è cresciuto da solo 1 nel 2016 a 18 nel 2021. La Spagna, il Regno Unito e gli Stati Uniti hanno approvato il maggior numero di disegni di legge relativi all'IA nel 2021, adottandone tre ciascuno.
I bracci robotici stanno diventando più economici:
- Un sondaggio AI Index mostra infine che il prezzo medio dei bracci robotici è diminuito del 46,2% negli ultimi cinque anni. Da 42.000 dollari per braccio nel 2017 a 22.600 dollari nel 2021. Ciò ha reso la ricerca robotica più accessibile e conveniente.
*Giornalista, esperto di innovazione e curatore dell’Osservatorio Intelligenza Artificiale ANSA.it
- Scarica l’AI Index Report dell’Institute for Human-Centered Artificial Intelligence (HAI) (Licenza Creative Commons - Attribution-NoDerivatives 4.0 International)
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