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Bill Gates, 'Mettere in pausa AI non risolverebbe le sfide'

Per co-fondatore di Microsoft importante puntare sui benefici

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 05 APR - "Una pausa allo sviluppo dell'intelligenza artificiale non risolverebbe le sfide future": è il messaggio di un'intervista rilasciata da Bill Gates alla Reuters online. Il filantropo e co-fondatore di Microsoft ha espresso il suo parere in merito alla lettera aperta pubblicata la scorsa settimana da un gruppo di esperti e imprenditori, tra cui Elon Musk, con cui si chiede una pausa di sei mesi nello sviluppo di progetti di intelligenza artificiale, compreso il noto chatbot ChatGpt.
    Per Gates è più importante "concentrarsi su come utilizzare al meglio gli sviluppi dell'AI, poiché sarebbe difficile capire come una pausa potrebbe funzionare a livello globale". Microsoft, fondata ad Albuquerque nel 1975 da Bill Gates e Paul Allen Gates, è stata la prima grande azienda a investire in progetti di intelligenza artificiale generativa e conversazionale, puntando proprio su OpenAI, l'organizzazione che sviluppa ChatGpt. Gates ha riconosciuto l'importanza di identificare i possibili rischi di un approccio incondizionato alla creazione di piattaforme di intelligenza artificiale, invitando però a focalizzarsi sui benefici di uno sviluppo tecnologico del genere.
    Non a caso, il giorno prima della pubblicazione della lettera aperta di Musk e soci, in un post intitolato "The Age of AI has begun" sul suo blog, il filantropo aveva sottolineato che l'IA potrebbe essere uno dei modi per ridurre le disuguaglianze del mondo, ad esempio eliminando le barriere linguistiche e velocizzando l'assistenza sanitaria. Sempre in merito alla lettera, Bill Gates aveva rilevato che, una volta partito lo sviluppo, sarebbe molto complesso capire come fermarlo e chi dovrebbe gestirne l'evoluzione. "Non capisco davvero chi dovrebbe fermarsi, quali Paesi e perché. Certo ci sono tante opinioni diverse in questo settore...quello che dobbiamo fare è identificare le aree difficili su cui intervenire". (ANSA).
   

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