L’intelligenza artificiale, ovvero quell’insieme di soluzioni tecnologiche il cui scopo è simulare i processi della mente umana, ha il potere di trasformare e “aumentare” ogni aspetto della delle nostre vite e, come tale, richiede di essere utilizzate con consapevolazze, visione, obiettivi chiari e regole condivise, possibilmente su scala globale.
Non è che uno degli importanti messaggi che emergono dalla lettura de “Il governo dell’intelligenza artificiale - Gestione dei rischi e innovazione responsabile” (Cacucci Editore,148 pagine, 13 euro) l’ultimo libro di Ruben Razzante, studioso e docente di Diritto dell’informazione all’Università Cattolica di Milano, pubblicato da Cacucci Editore.
«Il volume intende offrire un contributo di idee al dibattito ormai incandescente che si è sviluppato sul tema dell’Intelligenza Artificiale (AI) - scrive Razzante nella prefazione - coniugando contenuti di taglio scientifico con analisi tecnico- applicative incentrate sui molteplici usi che l’AI sta registrando nei diversi settori della vita sociale, economica e politica».
Il libro contiene anche un saggio del professor Antonio Albanese, Docente di Diritto civile all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, e si apre con una prefazione a firma di Alessio Butti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’Innovazione.
In esso l’autore elenca ed analizza l’ampio spettro dei pro e dei contro derivanti dall’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale (AI) in settori chiave della società contemporanea, per dare conto in maniera puntuale ed equilibrata delle sfide, delle opportunità e dei rischi (inclusi quelli riguardanti privacy, sicurezza dei dati ed equità nell’accesso alle tecnologie avanzate), che emergono dall’adozione dell’AI in molteplici ambiti: dalla pubblica amministrazione alla la sanità, dall’istruzione a giornalismo e informazione, dalla la tutela dei diritti (copyright, privacy, reputazione, uguaglianza e parità di accesso) alla finanza passando per settori come l’automotive, l’agrifood, l’ambiente, la cultura, il tempo libero, il turismo, lo sport.
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