(ANSA) - TRIESTE, 31 MAR - "Garantire un accesso equo
all'Intelligenza artificiale e più in generale al calcolo
scientifico", cioè il gruppo di tecnologie e saperi che
comprende gli algoritmi di machine learning, i supercomputer, il
data science e il quantum computing, "è la priorità che l'Ictp
si deve porre nel prossimo decennio" per "continuare il suo
impegno per una scienza aperta". Ne è convinto Atish Dabholkar,
fisico indiano alla guida dell'International Centre for
Theoretical Physics (Ictp) di Trieste, che fa capo all'Onu.
Nell'ambito della celebrazione per i 60 anni dalla
fondazione del centro, che cade quest' anno, Dabholkar ha
indicato all'ANSA le priorità per l'Ictp del futuro. "L'IA e
probabilmente il calcolo quantistico cambieranno completamente
il modo in cui si fa scienza" e dunque "non possono rimanere
nelle mani di poche aziende in California", ha affermato. Per
questo "abbiamo creato il Consorzio internazionale per il
calcolo scientifico, a cui hanno già aderito diverse nazioni.
Abbiamo già firmato un'intesa con il Sudafrica e l'Indonesia e
speriamo di siglarla presto con il Brasile, l'IBM e la struttura
per il supercalcolo svizzera", ha spiegato Dabholkar.
"L'obiettivo è creare un consorzio in cui la struttura svizzera
mette a disposizione le sue risorse agli studiosi africani, ma
per arrivare a questo abbiamo bisogno di più fondi. Ci sono
benefattori e fondazioni private che si stanno facendo avanti",
ha concluso. (ANSA).
60 anni Ictp: Dabholkar, accesso equo all'IA nodo del futuro
Dir. Istituto Onu. Consorzio internazionale calcolo scientifico