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Impatto Ai su decarbonizzazione e diffusione auto elettriche

Crescono domanda energia dei data center e loro emissioni CO2

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 08 LUG - La sempre più rapida diffusione delle applicazioni ChatGPT e Ai nelle automobili potrebbero presto trasformarsi nel paradosso più preoccupante nel (già complicato) cammino verso la decarbonizzazione della mobiità.
    A svelare i dati che sono a monte di questo problema, in una sorta di forse involontario 'je m'accuse' è lo stesso colosso Google che nel suo ultimo rapporto ambientale, diffuso nelle scorse ore, ammette che le emissioni di CO2 per le attività di gestione e storage dei dati sono aumentate di quasi la metà in cinque anni.
    Nel rapporto Alphabet Inc -a cui fanno capo i diversi settori di Google - evidenzia che le sue emissioni di CO2 sono state pari a 14,3 milioni di tonnellate equivalenti nel corso del 2023 in aumento del 48% rispetto al 2019 e del 13% rispetto al 2022.
    Ciò è accaduto - spiega l'azienda con sede a Mountain View, in California - poiché l'intelligenza artificiale (Ai) è stata incorporata in molti dei suoi prodotti principali, rendendo più difficile raggiungere l'obiettivo di eliminare - come annunciato in precedenza - tutte le emissioni di carbonio entro il 2030.
    "Mentre integriamo ulteriormente l'intelligenza artificiale nei nostri prodotti - afferma Google nel rapporto - ridurre le emissioni potrebbe essere difficile a causa della crescente domanda di energia derivante dalla maggiore intensità di calcolo dell'intelligenza artificiale e delle emissioni associate agli aumenti previsti nei nostri investimenti in infrastrutture tecniche".
    Per Sasha Luccioni, analista presso Hugging Face Inc "occorre valutare più dettagliatamente l'implementazione di sistemi machine learning (ML) rispetto all'aumento dei costi in termini di energia ed emissioni".
    Dal punto di vista globale la situazione potrebbe essere ancora più grave perché uno studio di Goldman Sachs Research stima che la richiesta di energia del data center nel mondo crescerà del 160% entro 2030. E la stessa ricerca evidenzia che una sola domanda gestita da ChatGPT - funzionalità ormai presente in molte automobili - richiede a livello di data center consuma 2.9 Wh di elettricità.
    La 'voracità' energivora della gestione dati - sottolinea lo stesso studio di GSR - si scontra con l'attesa evoluzione delle reti di ricarica elettrica per Bev e Phev, Tra il 2023 e il 2033, come effetto dell'espansione dei data center e dell'accelerazione dell'elettrificazione dei veicoli, la domanda di energia in Europa potrebbe crescere del 40% e forse anche del 50%.
    Al momento, circa il 15% dei data center mondiali si trova in Europa ed entro il 2030, il solo fabbisogno energetico di questi data center corrisponderà all'attuale consumo totale di Portogallo, Grecia e Paesi Bassi messi insieme. (ANSA).
   

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