Dove non arrivano gli Studios, arriva la legge. Rispondendo alle preoccupazioni emerse durante lo sciopero degli attori dello scorso anno, il governatore della California Gavin Newsom ha firmato due proposte che proteggono gli artisti dall'utilizzo della propria immagine e della propria voce ricreate digitalmente.
L'altra legge firmata dal governatore democratico rende inapplicabile un contratto stipulato dopo il primo gennaio 2025, se per il ruolo descritto viene poi usata una replica creata al computer di un attore che avrebbe potuto interpretarlo in carne ed ossa (a meno che non sia l'artista stesso a firmare l'accordo, alla presenza di un avvocato o di un rappresentante sindacale). "Nessuno dovrebbe vivere nel timore di diventare il burattino digitale non pagato di qualcun altro", ha dichiarato Duncan Crabtree-Ireland, direttore del sindacato degli attori Sag-Aftra, che da luglio a novembre 2023 ha guidato la contrattazione con gli Studios. Oltre a lui, a Sacramento è arrivata anche la presidente del sindacato Fran Drescher, che ha detto: "Le protezioni per le quali abbiamo lottato così duramente l'anno scorso sono ora garantite anche dalla legge californiana. E come si dice: come va la California, così va la nazione!".