(ANSA) - TORINO, 15 APR - "L'appello 'contro la vendetta di
Stato', pubblicato sul sito notav.info e firmato da scrittori,
intellettuali e giornalisti in vista della manifestazione del 10
maggio, non ha nulla a che vedere con il sacrosanto diritto di
manifestare, ma assomiglia molto ad un incitamento all'odio".
Così il senatore Pd Stefano Esposito, vicepresidente della
Commissione Trasporti del Senato e noto per le sue posizioni a
favore della Torino-Lione.
"Che le varie sigle della galassia antagonista ed anarchica
rifiutino lo Stato e disprezzino le istituzioni, le forze
dell'ordine e la magistratura non sorprende - aggiunge -. Ma che
siano degli intellettuali e dei giornalisti a sposare il teorema
della 'vendetta di Stato' contro i No Tav autori di gravi atti
di violenza, sostituendosi così ai giudici e promulgando
sentenze di assoluzione in nome di un qualche fantomatico
'tribunale del popolo', questo sì che preoccupa e allarma. Mi
chiedo come possa quella intellettualità di sinistra, che per
anni ha combattuto gli indegni attacchi di Silvio Berlusconi
alla magistratura, arrivare a fare propria una campagna
denigratoria nei confronti dei magistrati della Procura di
Torino. Non si possono lasciare soli i magistrati, le forze
dell'ordine e i rappresentanti delle istituzioni che svolgono il
loro compito come previsto dalla Costituzione. Mi auguro che il
Csm, e il suo vicepresidente Michele Vietti, le istituzioni, la
politica e l'informazione tutta non lascino soli i magistrati
della Procura di Torino e le forze dell'ordine". (ANSA).
Tav: Esposito (Pd), appello intellettuali incita all'odio
(V. 'Tav: appello intellettuali... delle 17.25)