(ANSA) - TORINO, 2 MAG - Dalla compatibilità dei Flagelli Vaticani, con i segni visibili sul Telo, all'utilizzo degli impulsi di luce ultravioletti in grado di riprodurre una colorazione simile a quella del Sacro Lino, non si fermano gli studi sulla Sindone. Gli aggiornamenti sulle principali tematiche sindoniche sono al centro dell'annuale incontro del Centro Internazionale di Sindonologia, oggi a Torino in occasione della festa liturgica della Sindone che si celebra il 4 maggio.
A parlare dei 4 flagelli bronzei conservati nei Musei Vaticani è Flavia Manservigi, dell'Università di Bologna. "La forma dei flagelli - spiega - appare compatibile con la maggior parte delle tracce visibili sulla Sindone, segni allungati e di forma arrotondata. In futuro nuovi studi dovranno approfondire l'effettiva natura di questi oggetti, ma oggi si può dire che possono essere compatibili e in futuro potrebbero portare tante risposte" sulla datazione del Telo.
Al momento il contesto archeologico da cui provengono "non è ancora noto", spiega la ricercatrice, e la datazione "è un aspetto ancora controverso", ma sarebbero compatibili con flagelli di epoca romana e anche etrusca.