(ANSA) - MILANO, 2 DIC - Rocco Schirripa, accusato di essere
l'esecutore dell'omicidio del 1983 del procuratore di Torino
Bruno Caccia e finito al centro di un errore procedurale della
Procura di Milano, resta in carcere. Lo ha deciso, convalidando
il fermo e disponendo la misura cautelare, il gip di Milano
Stefania Pepe che ha messo in luce nell'ordinanza, come rilevato
anche dal pm Marcello Tatangelo, il pericolo di fuga.
L'errore procedurale degli inquirenti della Dda milanese, che
non avevano chiesto la riapertura delle indagini non essendo a
conoscenza di un precedente fascicolo archiviato a carico
dell'uomo, ha portato all'azzeramento, due giorni fa, del
processo in cui Schirripa era già imputato. Il giorno prima,
però, sono state riaperte le indagini, e dopo un'ordinanza di
scarcerazione emessa dalla Corte d'Assise, è arrivato subito un
fermo del pm per il panettiere con richiesta di carcere. Istanza
accolta oggi.
Delitto Caccia, Schirripa resta in cella
Gip convalida fermo, 'appoggi per fuga in Spagna'