Sono morti i due scialpinisti e la guida alpina che ieri non erano rientrati da una escursione sul Monte Chaberton, in alta Valle di Susa al confine tra Italia e Francia.
Una valanga, secondo i soccorritori, li ha trascinati a valle per centinaia di metri. Così - secondo quanto è stato ricostruito dai soccorritori. Colpiti dalla massa di neve, se pur non di grandi dimensioni, i tre sono caduti lungo un canalone ripido. E' molto probabile che le cause del decesso siano i traumi riportati nella caduta.
Questa mattina l'elicottero dei soccorsi, che hanno visto impegnati nelle ricerche soccorso alpino, carabinieri e gendarmeria francese, ha individuato i loro corpi in territorio italiano, sotto il Coletto di Cresta Nera, nel Comune di Cesana.
Il recupero è in corso.
Le tre vittime della montagna sono una coppia di fidanzati di 28 e 35 anni e la loro guida di 38 anni. Erano partiti ieri mattina per un'escursione sul monte, a quota 3.100 metri. Le loro auto erano state ritrovate al Monginevro, da dove il gruppo era partito per raggiungere il massiccio. La richiesta di soccorso era arrivata ai francesi, che avevano sorvolato la zona in elicottero senza però individuarli anche a causa della scarsa visibilità e del forte vento. In serata sono partite due squadre del soccorso alpino piemontese e una francese, salite a piedi verso la cima. Si tratta della seconda tragedia in montagna dopo quella di due giorni fa a Gressoney, in Valle d'Aosta, dove quattro scalatori sono morti a causa del crollo di una cascata di ghiaccio.