(ANSA) - TORINO, 18 FEB - E' polemica in Piemonte per le
parole dell'assessore leghista alle Politiche per la Famiglia,
Chiara Caucino, secondo la quale in tema di affidi "c'è chi
parla e non è nemmeno madre" e "forse prima di parlare dovrebbe
passare per quel sacro vincolo".
"Accetto qualunque critica, ma non da donne che non hanno
figli", ha detto Caucino oggi intervenendo a un incontro
organizzato dal Comitato Cittadini per i Diritti Umani,
contrario agli affidi, sulla nuova legge regionale
'Allontanamenti zero'.
La levata di scudi arriva da tutto il centrosinistra e dal
M5s, sabato scorso in piazza per chiedere il ritiro del ddl. Il
segretario regionale del Pd, Paolo Furia, chiede le scuse e le
dimissioni dell'esponente dell'esecutivo. "Nel gruppo del Pd -
osserva il capogruppo in Regione, Domenico Ravetti - c'è una
sola donna, non ha figli e si sta battendo per tutelare bambini
vittime di situazioni tremende. Ci dica Caucino se è lei che
vilmente sta tirando in ballo". Il capogruppo di Luv, Marco
Grimaldi, si appella al governatore Cirio per ottenere
"pubbliche scuse", e la capogruppo M5s, Francesca Frediani,
stigmatizza le "parole indegne" di Caucino, che "offendono
migliaia di donne". (ANSA).
Affidi: 'parla chi non è madre', polemica in Piemonte
Opposizioni chiedono dimissioni assessore regionale Caucino