(ANSA) - TORINO, 18 APR - Lo studio dei circuiti neurali alla base della ricerca del partner, ovvero di quello che la scienza chiama 'imprinting sessuale',è lo scopo del progetto di ricerca italiano, presentato dall'Università di Torino, che parteciperà all'edizione 2020 dell'Human Frontier Science Program, che, in 30 anni di storia, ha visto 'crescere' tra le fila dei suoi scienziati 28 Premi Nobel. E' l'unico progetto di un istituto di ricerca italiano, tra i 20 totali, ad avere ottenuto il finanziamento vincendo il bando nel quale le proposte in lizza sono state 549.
Il progetto è stato presentato da Serena Bovetti e Paolo Peretto del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell'Università di Torino e Nico-Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi. Coinvolti anche esperti di due altri istituti di ricerca europei, gli etologi del Konrad Lorenz Institute of Ethology di Vienna e gli ingegneri esperti in ottica e fotonica della Sorbonne Universitè, Ecole Normale Superieure di Parigi. "Questo prestigioso riconoscimento - afferma Stefano Geuna, rettore dell'Università di Torino - onora la nostra università e conferma il valore della ricerca di base come elemento fondamentale per il percorso di innovazione e conoscenza". (ANSA).
Italia all'Human Frontier Science con studio ricerca partner
Ricerca torinese sui circuiti neurali è unico progetto italiano