(ANSA) - TORINO, 16 NOV - "Quello che registriamo in questo
momento è fondamentalmente frustrazione, ma stiamo vedendo,
soprattutto nelle periferie o nei comuni limitrofi, crescere un
senso di abbandono che può essere interpretato come l'anticamera
per un senso di rabbia. Il problema è che non vedo, in questo
momento, istituzioni capaci di gestire questo sentimento per
veicolarlo verso una modalità positiva e propositiva, dunque
temo possa nascere qualche cosa di poco gradevole, ma non sono
in grado di dire di che tipo e spero di essere smentito".
Fondamentale, per Dovis, il ruolo delle istituzioni che,
afferma "in questo momento devono esserci e non devono
dimenticare l'aspetto sociale. Quello sanitario è certamente
prioritario - osserva - ma non si possono disgiungere i due
aspetti, altrimenti dentro la crisi sanitaria ne nasce e si
sviluppa una crisi molto più endemica, e che rischia di
diventare strutturale, quella che divide la città in una città
che galleggia e in una che finisce sott'acqua. E questo non deve
capitare". (ANSA).
Covid: Caritas Torino, frustrazione rischia diventare rabbia
Direttore Dovis, istituzioni non dimentichino aspetto sociale