(ANSA) - VERBANIA, 29 MAG - "Sono contento di tornare dalla
mia famiglia, ma sono disperato per le quattordici vittime". Lo
ha detto il direttore di esercizio della funivia del Mottarone,
Enrico Perocchio, lasciando il carcere di Verbania dopo che il
gip lo ha rimesso in libertà.
Perocchio, parlando con i cronisti, ha spiegato che non
riesce a darsi una spiegazione su cosa sia successo alla fune
che si è spezzata. "Tutte le manutenzioni sono state fatte - ha
aggiunto - ora vedremo dalle analisi, io quel giorno sono
partito immediatamente appena ho saputo della strage, mi sono
sentito morire quando ho saputo delle accuse dei pm, ho sentito
come un macigno addosso". Ha chiarito che "fisicamente non
toccava a me guardare" se i forchettoni sui freni erano rimasti
inseriti. "Non so perché Tadini abbia detto che io ho avvallato
la sua scelta", ha proseguito spiegando ancora che "questa
tragedia la ricorderò tutta la vita".
Perocchio ha detto inoltre di non avere "mai ricevuto da
Nerini", il gestore dell'impianto, "pressioni per mantenere la
funivia aperta". (ANSA).
Mottarone: Perocchio, sono disperato per vittime
Direttore funivia, errore mettere i forchettoni ma non c'entro