(ANSA) - VERBANIA, 30 MAG - "Noi abbiamo accertamenti nelle
indagini programmati e che proseguiranno, gli indagati restano
gli stessi e manca l'accertamento sul perché la famosa fune si è
rotta". Lo ha detto il procuratore di Verbania, Olimpia Bossi,
lasciando il carcere.
"Questa è chiaramente la fase cautelare, il procedimento è
alle sue fasi iniziali, io ero convinta altrimenti non avrei
fatto la richiesta" di custodia in carcere per tutti e tre, ha
detto ancora il procuratore commentando la decisione del gip
Donatella Banci Buonamici di concedere i domiciliari a Gabriele
Tadini, caposervizio della funivia del Mottarone, e di liberare
Luigi Nerini ed Enrico Perocchio, gestore e direttore
d'esercizio dell'impianto.
Il procuratore Olimpia Bossi, che coordina le indagini
sull'incidente che una settimana fa ha causato la morte di
quattordici persone, aveva disposto il fermo dei tre nella notte
tra martedì e mercoledì. Fermo che questa sera il gip non ha
convalidato. (ANSA).
Mottarone: pm, indagini avanti per accertare responsabilità
Procedimento a fasi iniziali, esistono strumenti impugnazione