(ANSA) - TORINO, 09 LUG - Per 9 studenti su 10 delle scuole
superiori la didattica e distanza dell'ultimo anno scolastico
non ha offerto cambiamenti e innovazioni: lezioni in video,
verifiche e compiti a casa sono state le uniche attività
proposte dai docenti, senza particolare differenza tra le
materie. Per 2 studenti su 3 i voti non sono cambiati, ma solo
il 57% ritiene di avere imparato quanto avrebbe fatto a scuola.
Una percentuale che cala ancora di più (46%) per i ragazzi che
non hanno grande fiducia nei propri mezzi e nelle proprie
capacità di apprendimento. Sono alcuni dei dati che emergono
dalla ricerca 'La DaD alle scuole superiori nell'anno scolastico
2020-21: una fotografia. Il punto di vista di studenti, docenti
e dirigenti', realizzata dalla Fondazione Agnelli, insieme al
Centro Studi Crenos e al Dipartimento di Scienze Economiche e
Aziendali dell'Università di Cagliari.
"Nella pratica quotidiana della DaD non c'è stato alcun
significativo cambiamento metodologico e organizzativo rispetto
a prima della pandemia. Quasi tutte le scuole superiori italiane
hanno riproposto online e in sincrono la tradizionale didattica
basata su lezione frontale, compiti a casa e verifiche, senza un
ripensamento dei tempi, delle attività e degli strumenti, che
tenesse conto della differenza di fare scuola in classe o a
distanza" commenta Andrea Gavosto, direttore della Fondazione
Agnelli.
La rilevazione ha riguardato un campione rappresentativo di
123 scuole secondarie di II grado, statali e paritarie, in tutta
Italia. Sono state raccolte le risposte di 105 dirigenti
scolastici, 3.905 docenti, 11.154 studenti. (ANSA).
Scuola: solo 57% studenti in Dad ha imparato come in classe
Ricerca Fondazione Agnelli, didattica superiori non innovativa