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>ANSA-SCHEDA/Torino: musica e sport,Valentina Sganga inedita

Passioni e gusti dei candidati sindaco intervistati dall'ANSA

++ Torino: Sganga (M5S), puntiamo allargare coalizione ++

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 01 OTT - Torinese, 35 anni, una laurea magistrale con lode in Scienze del Governo e dell'Amministrazione, la passione politica nata dall'impegno del padre sindacalista. La voglia di proseguire quanto avviato in 5 anni da consigliera comunale, la metà come capogruppo del Movimento 5 Stelle. Questo il volto 'pubblico' di Valentina Sganga, candidata sindaca M5s-Verdi che nella vita privata è appassionata di serie Tv, musica italiana e ha un lato 'nerd'.
    Come i suoi due sfidanti principali, anche lei ha accettato di raccontarsi all'ANSA attraverso una serie di domande fra il serio e il gioco.
    - Libro e film preferito/genere letterario e cinematografico preferito? "Sono un'appassionata di gialli: l'intramontabile Georges Simenon su tutti. Adoro la filmografia di Martin Scorsese e colleziono gelosamente Dvd di film cult che recupero nei mercatini dell'usato. Sullo schermo confesso poi di avere un debole per le serie Tv, da 'The Crown' a tutte quelle di fantascienza".
    - Cibo preferito? "Orientale, che tento anche di cucinare. Ma non posso rinunciare alla pasta, in particolare tajarin ai funghi e pennette all'amatriciana".
    - Gusti musicali? "Adoro i cantautori italiani: Vasco Rossi, Lucio Dalla e Franco Battiato".
    - Sport praticato (adesso o in passato) "Ho fatto danza classica e nuotato parecchio, oggi mi dedico con accanimento alla bici: non è uno sport, almeno per come lo faccio io, ma è sicuramente un modo intelligente per fare movimento e migliorare la qualità dell'ambiente, urbano e non".
    - Animali domestici? "Un bel cagnetto di nome Furia: simpatica, affettuosa, quel che ci vuole quando si ha bisogno di un vero amico a quattro zampe".
    - Supereroe preferito e cosa gli 'ruberebbe' per guidare la città "Mi hanno fatto indossare, presso il Museo del Fantastico, il costume di Wonder woman, una super eroina degli anni Settanta-Ottanta. Un gesto leggero e autoironico, con cui ho voluto sottolineare che le donne, per raggiungere la parità, devono impegnarsi con i super poteri che tutte abbiamo".
    - Il lavoro che voleva fare da bambina? "C'era una ragazza sorridente che mi accoglieva ogni mattina con le teglie di pizza calda nella panetteria davanti alla scuola.
    Mi piaceva quell'ambiente sereno e allegro e non desideravo fare altro. Avevo 7 anni".
    - Il viaggio dei sogni e il viaggio o la vacanza dopo la maturità "Sevilla, un viaggio studio per perfezionare lo spagnolo con le amiche di allora. Come sogno il Perù e il Messico: le rovine di Machu Picchu e quelle Maya mi affascinano".
    - L'amico o l'amica del cuore ai tempi delle superiori o dell'università? "Sì ho conservato parecchie amicizie da allora e devo dire che girando la città per la campagna elettorale ho rincontrato tanti vecchi compagni di scuola. Un bel tuffo nel passato che fa sempre piacere".
    - Dove vorrebbe vivere se non vivesse a Torino? "A volte si fanno quei discorsi sulla fuga, come se si fosse dentro un film di Salvatores: luoghi lontani, esotici, un nuovo inizio. In realtà Torino non la cambierei con nessun altro posto del mondo".
    - Dove si vede fra 10 anni? "Non mi piace progettare così a lungo termine, spero di essere felice come lo sono ora".
    - Fra le personalità o i personaggi, reali o immaginari, di oggi o del passato, chi vorrebbe in Giunta? "Piero Gobetti e Lidia Rolfi Beccaria, per me due esempi assoluti di etica civile".
    - Un lato del carattere che cambierebbe e uno di cui invece è molto fiera? "La forza di volontà e l'ottimismo con cui affronto le difficoltà. Vorrei, a volte, essere meno permalosa".
    - Cosa 'invidia' agli avversari? "Se posso rispondere sinceramente: i soldi investiti per la campagna elettorale. In termini di risorse economiche tra la mia e la loro non c'è paragone".
    - A cosa non intende rinunciare se diventerà sindaca? "Per fare il bene comune di questa città semplicemente rinuncerei a tutto. O quasi, salvo gli affetti". (ANSA).
   

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