Piemonte

Torino, Damilano: 'Le urne hanno rafforzato la mia indipendenza'

"Non ci aspettavamo purtroppo un assenteismo così", "la città è arrabbiata"

Il candidato del centrodestra a Torino Paolo Damilano (Foto Ansa)

Redazione Ansa

  "Non ci aspettavamo purtroppo un assenteismo così, probabilmente scontiamo anche il fatto che la città, soprattutto le periferie, è delusa, amareggiata, arrabbiata. Adesso stiamo andando a raccogliere una a una le persone per dire che devono votare per il futuro, per un cambiamento della città, a spiegare che questa volta bisogna andare a votare e votare per le persone che vogliono lavorare, portare di nuovo economia e sviluppo alla città. Noi dobbiamo aumentare quel numero, dobbiamo semplicemente convincere le persone ad andare a votare". A dirlo il candidato sindaco di Torino Bellissima e del centrodestra, Paolo Damilano, durante un giro nei mercati per la campagna elettorale, a chi gli chiedeva se sia convinto di poter recuperare la quota di elettori di centrodestra che non è andata alle urne.
    "Non c'è solo da convincere chi non ha votato - sottolinea poi - ma anche chi ha già votato e deve tornare a votare. Da adesso per 15 giorni non faremo altro che andare per la città, incontrare persone e spiegare quanto sia importante andare a votare per il futuro di Torino, votare persone come noi che hanno dimostrato, con la nostra lista civica prima di tutto, come la città abbia creduto in noi".
    Nei prossimi giorni i leader dei partiti di centrodestra saranno di nuovo a Torino per sostenerlo: "Stiamo ancora parlando, ma è molto probabile che torneranno a Torino, e non solo loro - dice Damilano -. Torneranno Bucci, Toti, aspettiamo tante persone che vengano ad aiutarci. Quindi politica e società civile ancora di più insieme". Sul rapporto con i leader nazionali dei partiti della coalizione, Damilano ricorda che "dopo il risultato del primo turno abbiamo parlato di grande soddisfazione e loro si sono molto complimentati con me per il risultato della lista. Io avevo spiegato loro quanto fosse forte la nostra determinazione, glielo abbiamo fatto vedere con i fatti e loro sono ancora di più convinti che Torino si possa vincere. E ci aiuteranno in tutti i modi perché questo possa avvenire". 

"Prima qualcuno diceva che la lista civica probabilmente non avrebbe avuto forza, io ero molto convinto per prima cosa sull'avere un rapporto molto buono con i partiti e sull'avere massima garanzia di indipendenza. Oggi questa indipendenza è ancora più rafforzata e confermata dai dati elettorali. Mi sento ancora più forte oggi nel vederci ancora di più tutti compatti e coesi per raggiungere la vittoria fra 15 giorni". Così, durante un giro nei mercati per la campagna elettorale in vista del ballottaggio, il candidato sindaco di Torino Bellissima e del centrodestra, Paolo Damilano, risponde alla domanda sul peso che il risultato elettorale, con la lista civica in vantaggio sui partiti, potrebbe avere sulla formazione della Giunta in caso di vittoria. "C'è un grande risultato della lista civica e di tutta la coalizione - sottolinea -. Il risultato che è mancato è che Torino non ha creduto più alle votazioni e questo è un dato che deve far riflettere tutti, noi per primi perché siamo quelli che vengono maggiormente penalizzati dall'astensionismo". A chi gli chiedeva se oggi si senta più forte visto il successo di Torino Bellissima, risponde "mi sentivo già molto forte prima e credo di averlo dimostrato con il mio entusiasmo, la mia voglia di fare, e questa si è concretizzata perché gli elettori ci hanno premiato. Mi sento ancora più forte oggi - conclude - nel vederci ancora di più tutti compatti e coesi per raggiungere la vittoria fra 15 giorni".

   "Nessuno si deve cospargere il capo di cenere. La nostra coalizione ha funzionato molto bene, il fatto di farci vedere tutti uniti ha funzionato molto bene così come la lista civica. Il fatto che ci siano stati cittadini che hanno voluto dare il loro contributo nel partecipare alla ripartenza della città ha funzionato in maniera straordinaria" risponde Damilano a chi gli chiede se debba esserci un mea culpa da parte dei partiti per il risultato al di sotto delle attese, a fronte invece di un buon risultato della sua lista civica. "È stato un risultato storico - ribadisce - mai una lista civica a Torino aveva fatto un risultato di questo tipo e per noi è una grande soddisfazione. Ho già parlato con tutti i miei ringraziandoli, però non ci possiamo fermare qui, stiamo combattendo per dare un futuro alla nostra città per farla ripartire quindi dobbiamo vincere tra 15 giorni". "Credo che gli elettori abbiamo creduto molto in me e nelle persone che sono con me - aggiunge -, nella serietà che volevamo proporre. Hanno creduto che in un momento come questo bisogna essere molto pragmatici, molto diretti e dire 'ci tiriamo su le maniche e cerchiamo di lavorare per il bene della città'. Questo è il messaggio che è stato recepito ed è per questo che la nostra lista probabilmente ha avuto così grande successo. Dopodiché, il fatto di essere tutti insieme, il fatto che i partiti abbiamo dato a noi la possibilità di rappresentare la città è stato molto ben rappresentato dall'elettorato", conclude. 
   

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