(ANSA) - ROMA, 29 NOV - Il cosiddetto decreto antifrodi, in
vigore dallo scorso 12 novembre, "definisce la normativa
d'urgenza per far fronte al grave problema degli abusi,
verificatisi con l'introduzione delle agevolazioni edilizie, non
tenendo, però, in considerazione le conseguenze pratiche per i
professionisti", giacché le disposizioni "riguardano anche i
lavori già avviati e in corso di esecuzione, e i conseguenti
costi non rientrano tra gli accordi contrattuali già chiusi tra
clienti, professionisti e imprese", dunque è "necessaria una
loro revisione". Lo si legge nella nota congiunta di Ordini,
Collegi e Federazioni professionali (di ingegneri, architetti e
geometri), nonché di Associazioni di categoria (come l'Ance,
Associazione costruttori edili) torinesi, ma anche piemontesi e
della Valle d'Aosta, che si esprimono sui 'nodi' della
disciplina degli incentivi e, in particolare, del Superbonus
110%; si segnala, poi, "l'obbligo retroattivo del visto di
conformità e dell'asseverazione della congruità dei costi anche
alle iniziative in corso" che "ha provocato il blocco
dell'operatività delle piattaforme che gestiscono le cessioni
dei crediti d'imposta da bonus edilizi, gettando nell'incertezza
gli operatori e i contribuenti interessati dagli interventi
agevolati (e i chiarimenti forniti sino a oggi dall'Agenzia
dell'Entrate sono insufficienti a risolvere il problema)", si
precisa.
Con riferimento ai bonus ristrutturazione, si chiede la
possibilità di prorogare quello al 90% "per tutto il 2022,
considerando il successo ottenuto e la rivalorizzazione di molti
immobili, nel centro e nelle periferie.
E - si legge, infine - proprio le proroghe, in generale,
rappresentano un ulteriore tasto dolente per il Superbonus 110%,
a causa della loro tardiva comunicazione a fine anno, unitamente
alla Legge di Bilancio: è necessario, invece, che esse siano
valutate in coerenza con le tempistiche di mercato". (ANSA).
Superbonus: professionisti-imprese piemontesi, ormai è caos
Allarme su decreto antifrodi, 'sì controlli, no a retroattività'