(ANSA) - TORINO, 12 GEN - "Dopo quattro anni questi operai
sono esasperati, bisogna ascoltarli e non fare promesse che non
si mantengono". Lo afferma l'arcivescovo di Torino, monsignor
Cesare Nosiglia, che questa mattina ha incontrato una
delegazione dei 377 lavoratori Embraco per i quali il 22 gennaio
scade la cassa integrazione.
"E' una situazione che non può essere accettata, bisogna fare
tutto il possibile, e il più presto possibile, per trovare una
soluzione", insiste l'arcivescovo di Torino, secondo cui i 377
lavoratori Embraco "si sentono abbandonati da tutti". "Siamo in
un Paese che mette al primo posto il lavoro e invece non si dà a
queste persone la possibilità di lavorare. Se non si dà una
risposta alle persone che vogliono lavorare che Paese è?".
"Ci hanno illuso, truffato, deluso, adesso ci devono tutelare
a livello economico e sociale - dicono dal canto loro i
lavoratori -. Siamo a dieci giorni dalla scadenza e sono tutti
sordi. Siamo stati scippati del lavoro con una truffa". (ANSA).
Embraco: 22 gennaio scade cigs, Nosiglia 'servono risposte'
Arcivescovo Torino a governo e imprese cristiane, ora soluzione