(ANSA) - TORINO, 29 MAR - Si terrà il primo aprile il tavolo
istituzionale, richiesto da mesi dai sindacati del settore della
grafica e dell'editoria, con gli assessori regionali e i
soggetti coinvolti per progettare, anche grazie ai fondi del
Pnrr e ai fondi strutturali europei, uno sviluppo occupazionale
e industriale della filiera. L'annuncio è arrivato nel corso del
convegno organizzato da Slc Cgil Torino-Piemonte e Cgil Torino,
al quale hanno partecipato Gianluca Carrega, coordinatore
Industria Slc Cgil nazionale e il sindaco di Torino, Stefano Lo
Russo.
"Questa filiera è una risorsa fondamentale per Torino, dove
sono presenti competenze editoriali e professionalità grafiche
che nulla hanno da invidiare al resto d'Italia", sottolinea
Elena Ferro, segretaria generale Slc-Cgil Torino e Piemonte. "Il
settore, pur ridimensionato, ha un futuro a Torino a patto che
si investa sulla formazione e le aziende facciano rete, per
supportare una polverizzazione che indebolisce le imprese ma
penalizza anche i lavoratori sul salari e i diritti" spiega
Federico Bellono della Cgil Torino.
Negli ultimi dieci anni - secondo i dati della Camera di
Commercio - il settore ha perso un'ottantina di imprese
editoriali, passando dalle 559 del 2010 a 479 nel 2021 nella
sola provincia di Torino. Tuttavia, il numero di opere librarie
prodotte è in crescita dal 2014 ed è passato da 5.467 ai 9.283
libri prodotti nel 2019. Nella regione risiedono 142 editori,
l'8.3% di tutta Italia, la maggior parte in provincia di Torino:
meglio fanno solo Lombardia (351), Lazio (286) ed Emilia-Romagna
(164). La produzione libraria in Piemonte arriva al 10.7% di
quella italiana. L'ultimo decennio ha visto un forte declino del
comparto grafico, con la chiusura di operatori di livello
internazionale, quali Ilte, RotoAlba, Canale, e la scomparsa di
migliaia di posti di lavoro. La rete grafica torinese mantiene
però un forte know how e occupa quasi 3.000 persone in imprese
medio-piccole. (ANSA).
Grafica, tavolo istituzionale per progettare il rilancio
Incontro 1 aprile. Settore ridimensionato ma ha 3.000 occupati
