Piemonte

Vino: successo del Derthona promuove i Colli Tortonesi

Vicino il riconoscimento della sottozona per il Timorasso

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 02 APR - L'affermazione del Timorasso, lanciato verso il prossimo riconoscimento della sottozona Derthona, trascina alla scoperta di un territorio tra pianura e Appennini al crocevia di quattro regioni, Piemonte, Lombardia, Liguria ed Emilia-Romagna. Un fascino che si è colto a 'Derthona Due. Zero', la rassegna organizzata l'1e 2 aprile al Museo Orsi di Tortona dal Consorzio di Tutela Vini Colli Tortonesi. Accanto agli antichi mezzi agricoli della collezione museale, ci sono i produttori, quelli che sui Colli Tortonesi sono nati e si sono battuti per la riscoperta del Timorasso e quelli che dalla Langhe sono venuti ad acquistare vigneti per avere quel vino bianco di gran carattere che piace sempre di più. Tra le bottiglie ci sono anche alti messaggi, come l'annuncio de 'La mitica', la ciclostorica con bici d'epoca (antecedenti al 1987) sui colli di Serse e Fausto Coppi, il 26 giugno prossimo, con partenza e arrivo a Castellania, il paese natale del Campionissimo. E si coglie l'idea di rilanciare l' 'isola bianca' che unisca i Colli Tortonesi alle vicine colline del Gavi, per promuovere insieme due vini bianchi piemontesi d'eccellenza. "Il Timorasso sta andando davvero molto bene - conferma Gian Paolo Repetto, presidente del Consorzio di Tutela Vini Colli Tortonesi - siamo già arrivati a 350 ettari di vigneto e i mercati sono sempre più interessati, da quello italiano a quelli esteri, Regno Unito, Belgio, Olanda, Scandinavia, Stati Uniti. Siamo molto a buon punto per ottenere la sottozona Derthona, voluta con l'obiettivo di unire il territorio, il vino e il vitigno che è diventato il simbolo del Rinascimento dei Colli Tortonesi. La pratica è al Ministero delle Politiche Agricole, confidiamo che l'iter sia completato per la prossima vendemmia. I risultati ottenuti dai produttori sono confortanti, c'è voglia di crescere, ora - conclude Repetto - si tratta di sviluppare l'enoturismo, servirebbe anche una maggior disponibilità di posti nelle strutture ricettive per migliorare l'ospitalità". (ANSA).
   

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