(ANSA) - ACQUI TERME (ALESSANDRIA), 19 AGO - "I presupposti
per imbottigliare ottimi vini ci sono tutti. I grappoli, già
staccati dopo Ferragosto, del brachetto 2022 sono perfetti e la
raccolta promette davvero bene". Paolo Ricagno, presidente del
Consorzio Vini d'Acqui, dal 1972 anche al timone di una cantina
cooperativa, definisce così un'annata contrassegnata dalla
siccità e che, invece, si sta dimostrando ottima. L'analisi è
confortata dai test sulle campionature in vigna, eseguiti dai
tecnici del laboratorio del Consorzio dell'Asti Spumante e del
Moscato d'Asti, che operano anche per varie tipologie di vigneti
piemontesi. Per il responsabile Guido Bezzo, il Brachetto è in
una fase di maturazione perfetta, con un quadro ideale di
concentrazione zuccherina, profumi e acidità. Gli fa eco
l'agronomo Daniele Eberle. "Ci aspettavamo viti stressate dalla
mancanza d'acqua e in alcune aree è stato così, ma in generale
il vigneto è apparso meno in crisi idrica del previsto". Per le
rese a ettaro, il Consorzio ne ha proposte alla Regione Piemonte
- che ha accettato e ratificato - diversificate per 'tappo raso'
e spumante: rispettivamente, 50 quintali/ettaro con la
possibilità di stoccarne altri 30 da utilizzare come docg; 50 e
altri 10 sempre come docg, entro il 28 febbraio. (ANSA).
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