(ANSA) - MILANO, 14 SET - Dopo Valentina Pitzalis, simbolo
della lotta alla violenza di genere in Italia, un'altra donna ha
riacquisito la funzionalità delle mani grazie a Nexus, le
protesi bioniche multiarticolate più evolute al mondo. E' la
sessantenne milanese Paola che, perse le mani a livello
transradiale a causa di un'infezione, ha deciso di migliorare la
qualità della sua vita sostituendo le vecchie mani mioelettriche
con le protesi di ultima generazione.
Applicate dall'Officina Ortopedica Maria Adelaide di Torino,
le protesi sono state progettate sulla base di numerosi dati,
misurati e raccolti per essere più anatomicamente proporzionate
e, allo stesso tempo, avere un'estetica migliore. "Siamo molto
contenti del risultato e di come Paola sta affrontando questa
nuova fase della sua vita - commenta all'ANSA Roberto Ariagno,
direttore dell'Officina Ortopedica Maria Adelaide -. La mano
offre 14 prese personalizzabili, rendendo possibili i gesti
quotidiani e una sempre maggiore autonomia". Le batterie si
possono ricaricare velocemente tramite un cavo Usb.
La paziente sta ora affrontando un periodo di allenamento, a
Milano, presso l'unità operativa Dat del Centro Irccs S.Maria
Nascente, diretto dalla dottoressa Rosa Maria Converti, una
struttura specializzata nella riabilitazione del paziente
amputato di arto superiore. (ANSA).
Donna ritrova uso delle mani con protesi ultima generazione
Arti bionici Nexus applicati 2/a volta in Italia su 60enne