Spiragli per un nuovo corso per la storica azienda di cioccolato 'Pernigotti 1860' di Novi Ligure (Alessandria). È arrivata infatti la buona e attesa notizia di ulteriori 12 mesi di cassa integrazione straordinaria in continuità, proroga di quella scaduta il 30 giugno per riorganizzazione, dopo l'incontro in videoconferenza cui hanno partecipato ministero del Lavoro, Mise, organizzazioni sindacali, Regione Piemonte e Lombardia, la società finanziaria americana Jp Morgan, rappresentanti della Walcor di Cremona.
Soddisfatti inoltre i sindacati per il piano di rilancio da parte della nuova proprietà, "che dovrebbe - riferiscono - garantire nuovi investimenti e la ripresa della produzione, a cominciare da quella natalizia. Oltre a un ritorno del marchio e dei prodotti sul mercato, grazie anche a un'adeguata campagna pubblicitaria".
Una boccata di ossigeno per la cinquantina di lavoratori rimasti, dopo la crisi scoppiata a fine 2018 con la proprietà dei fratelli turchi Toksoz. Seguita da mesi di assemblea permanente, scioperi, manifestazioni in città e a Roma.
"Avere una copertura degli ammortizzatori sociali è sicuramente importante - commenta l'ex sindaco Rocchino Muliere, che da amministratore ha continuato a seguire la vicenda -. Però adesso aspettiamo di vedere se si concretizzerà l'accordo definitivo con la Jp Morgan, ma soprattutto quale sia davvero il piano industriale. La preoccupazione fondamentale infatti è per la continuazione produttiva a Novi Ligure. Non vorrei che questa acquisizione del marchio Pernigotti finisse con un trasferimento in altri luoghi e in siti. Pernigotti è Novi, Novi è Pernigotti. Non esiste la Pernigotti con i prodotti fatti a Cremona o altrove".
Speranza di un futuro anche per il posto suo e dei colleghi da parte di Piero Frescucci, rsu Uila Uil. "Si ricomincerà dal primo ottobre. Finalmente ci sono delle date". A metà luglio 'Pasentis Holding' (proprietaria della società Pernigotti) ha sottoscritto un contratto preliminare di vendita dell'intero pacchetto azionario con Lynstone Ssf Iie (società veicolo di proprietà del Gruppo Jp Morgan). A fine agosto era stato illustrato un piano industriale di prospettiva e entro fine settembre è previsto il closing dell'operazione. Jp Morgan dunque è l'ultima in ordine di tempo delle tante trattative avviate dai Toksoz e spesso però non concluse, ma stavolta il finale sembra prospettarsi decisamente diverso.
"Noi continueremo a monitorare che tutto proceda come promesso e in tempi rapidi", assicura Raffaele Benedetto (Flai Cgil Alessandria). "Confidiamo che il closing, previsto entro il 30 settembre, che sancirà il momento conclusivo dell'acquisizione, rappresenti una svolta definitiva per questa vicenda che si trascina da anni - rimarca Tiziano Crocco (Uila Uil) -. Lo stabilimento di Novi torni in attività al più presto, come indicato nel piano presentato, restituendo ai lavoratori quella continuità occupazionale e produttiva che da tempo attendono".
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