(ANSA) - TORINO, 03 FEB - La prossima settimana, martedì 7
febbraio, inaugura allo Spazio Musa, 'Babele', una mostra che
raccoglie cento artisti internazionali, per la maggior parte
giovani emergenti.
Il titolo dell'esposizione, curata da Caspar George William,
fa riferimento al noto episodio biblico della torre di Babele.
L'obiettivo è quello di portare alla luce come ogni artista
appartenga a un immenso reticolato, paragonabile a una una torre
di Babele, composta di dipinti, installazioni, sculture,
ceramiche e altri media. L'esposizione vuole dimostrare come le
voci di ogni artista siano in unisono nella lingua unica
dell'arte. La scelta di privilegiare artisti emergenti è data
dal desiderio di offrire la piattaforma dello Spazio Musa a
giovani che si sono diplomati negli ultimi anni, appartenenti a
una generazione cresciuta con l'esperienza dei social networks,
iperconnessa e abituata a vite precarie, rappresentative della
frammentazione che Babele va a esplorare.
Dei cento artisti, cinquanta sono stati invitati dal curatore
della mostra, che ha chiesto a ognuno di scegliere un convitato,
per porre in evidenza la rete di contatti che costituisce il
mondo dell'arte. Alcuni hanno scelto di condividere l'invito a
partecipare in Babele con loro colleghi di studio e amici, altri
l'hanno proposto a loro punti di riferimento e mentori, altri
ancora ad artisti più giovani che non hanno ancora avuto molte
opportunità per esporre. Babele coinvolge artisti provenienti
sia dall'Italia sia dall'estero, a partire da Torino, volendo
integrarsi con quella che può essere la scena artistica della
città. L'esposizione include artisti italiani emigrati
oltreoceano, che vivono e lavorano in Messico e negli Stati
Uniti, e ha una sostanziale componente di artisti londinesi.
(ANSA).
Babele, artisti emergenti internazionali allo Spazio Musa
Mostra curata da Caspar George William, inaugurazione il 7