(ANSA) - LOCARNO, 07 AGO - Alla 41/a edizione del Torino
Film Festival (24 novembre - 2 dicembre), si farà "una grande
festa iniziale alla Venaria e una puntata in diretta di
Hollywood Party (la trasmissione di Radio 3, ndr) con Pupi Avati
attorniato da una serie di attori e attrici che hanno
partecipato ai suoi film; una specie di bilancio della sua vita
cinematografica". E' fra i primi appuntamenti a Torino di cui
parla all'ANSA il direttore uscente Steve Della Casa (già scelto
il successore, Giulio Base, ndr), in questi giorni al Locarno
Film Festival.
"Il 25 il primo film che proiettiamo è un titolo molto atteso
e divertente, Un anno difficile di Nakache e Toledano, gli
autori di Quasi amici - aggiunge -. Inoltre nei 90 anni dalla
nascita dedichiamo una grande retrospettiva a Sergio Citti, un
autore di cui si sa poco ma che mi fa piacere contribuire a
scoprire. Abbiamo anche trovato cose che non erano segnate nelle
filmografie, che ha fatto per la Rai, per le trasmissioni più
strane". Poi "siccome è il mio ultimo anno da direttore, mi
sono concesso un omaggio al mio attore preferito, John Wayne,
con alcuni dei suoi film più importanti; sarà anche nel
manifesto del festival di quest'anno, con l'immagine che secondo
Godard racchiudeva il mistero e il fascino del cinema americano:
cioè Wayne che nel finale di Sentieri selvaggi solleva verso il
cielo una giovane Natalie Wood".
Dopo la pandemia, c'è stata la crisi del cinema in sala
"tuttavia si iniziano a vedere nuovi segnali positivi. Il
successo di Barbie, al di là di quello che si può pensare del
film, dimostra che quando il prodotto viene ritenuto valido dal
pubblico, la gente nei cinema ci va". Della Casa negli ultimi
anni ha dato prove anche dietro e davanti la macchina da presa:
"Un mio documentario sul cinema di Giuseppe De Santis sarà in
gara alla Mostra del Cinema in Venezia Classici e questo autunno
mi si vedrà di nuovo come attore, in un film di Maurizio Sciarra
che ha immaginato un Maciste del cinema muto (interpretato da
Giuseppe Abbagnale) tornato 100 anni dopo sulla Terra, dove
incontra uno che lo guida a vedere come è cambiata l'Italia...
quell'uno sono io". (ANSA).
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