Piemonte

L'arte contemporanea incontra la storia in 5 palazzi aulici

'Dove finiscono le tracce' al 26 ottobre al 12 novembre

L'arte contemporanea incontra la storia in 5 palazzi aulici

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 24 OTT - Una mostra diffusa a Torino porta in palazzi aulici 5 opere di arte contemporanea. 'Dove finiscono le tracce' è l'iniziativa della Fondazione per l'arte moderna e contemporanea Crt "in dialogo" con Artissima - quest'anno alla 30/a edizione - che verrà inaugurata il 26 ottobre.
    Palazzo Perrone di San Martino, sede della Fondazione Crt, ospita nel cortile d'onore la scultura in marmo bianco 'Contrazione della metafisica n.2', opera di Francesco Gennari; al Teatro Carignano si può ammirare 'City of Moscow', un arazzo in lana di mohar tessuto a mano dell'artista sudafricano William Kentridge. Al Museo Nazionale del Risorgimento si può ascoltare l'installazione sonora 'Soundtrack for a troubled time' dell'artista britannica Cally Spooner; a Palazzo Madama è esposta 'Falled States', composizione di bandiere realizzate da detenute ed ex detenute del carcere di Torino, opera dell'austriaco Peter Friedl. Il Teatro Regio, infine, ospita il film digitalizzato 'Four Thousand Seven Hundred and Twenty Five' dell'artista britannico Simon Starling.
    La mostra, gratuita, sarà visitabile fino al 12 novembre, da giovedì a domenica, dalle 11 alle 15, con l'eccezione del Regio, dove l'orario è 11-13.
    "La Fondazione per l'arte moderna e contemporanea Crt "ha acquisito nel tempo oltre 900 opere realizzate da 300 artisti, con un investimento di oltre 40 milioni - ricorda la presidente, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo - con l'obiettivo di valorizzarle e farle diventare un patrimonio diffuso".
    L'obiettivo "é ambizioso: - sottolinea Andrea Varese, segretario generale della Fondazione Crt - ampliare il pubblico del contemporaneo portando le opere fuori dai musei. E' il primo passo per rendere liberamente fruibile dall'intera collettività una collezione straordinaria".
    L'esposizione "è un racconto del rapporto tra la storia e la contemporaneità - aggiunge il curatore, Luigi Fassi - attraverso alcune opere iconiche degli artisti prescelti, in cui l'evoluzione degli eventi che segnano il percorso dei processi storici è accompagnato da riflessioni che declinano i sommovimenti epocali in chiave intima, dando spazio alla soggettività degli artisti così come della storia culturale del territorio". (ANSA).
   

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