Piemonte

'L'Oreste. Quando i morti uccidono i vivi' a San Mauro

Con Claudio Casadio, 18 novembre al Teatro Gobetti

'L'Oreste. Quando i morti uccidono i vivi' a San Mauro

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 16 NOV - 'L'Oreste. Quando i morti uccidono i vivi', in scena il 18 novembre al Teatro Gobetti di San Mauro Torinese, con Claudio Casadio, di Francesco Niccolini, regia di Giuseppe Marini, è un potente spettacolo di teatro di parola e immagini, originale, struggente, poetico, drammatico ma anche comico. E' la storia di Oreste, un uomo internato nel manicomio dell'Osservanza a Imola. Abbandonato quando era bambino, dopo trent'anni non è ancora uscito. Nonostante un passato fatto di momenti terribili, è sempre allegro, canta, disegna, non dorme mai, scrive alla sua fidanzata che ha conosciuto a un 'festival per matti', parla con dottori e infermieri, con la sorella che viene a trovarlo, ma soprattutto parla con l'Ermes, il suo compagno di stanza, uno schizofrenico convinto di essere un ufficiale aeronautico prigioniero. Peccato che l'Ermes non esista.
    Lo spettacolo è una riflessione sull'abbandono e sull'amore negato, su come la vita spesso non faccia sconti e sia impietosa. E su come, a volte, sia più difficile andare da Imola a Lucca che da Imola sulla Luna. A prima vista potrebbe sembrare un monologo, dato che in scena c'è un solo attore in carne e ossa, ma grazie alla mano di Andrea Bruno, uno dei migliori illustratori italiani, e alla collaborazione con il Festival Lucca Comics, in scena ci sono tutti i fantasmi con i quali Oreste divide da anni la sua vita, compresi medici e infermieri, il compagno di stanza e altri personaggi improbabili. Uno spettacolo che sposa il disegno animato, dalle tinte amare, ma anche ironiche un affresco su una vita 'sbagliata', ma che non smette di avere speranze di redenzione. (ANSA).
   

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