(ANSA) - TORINO, 30 NOV - 'Dentro', in scena dal 5 dicembre
al Teatro Astra di Torino per la stagione di Fondazione Tpe,
"non vuole essere - spiega la regista Giuliana Musso - un teatro
d'indagine, è l'indagine stessa, quando è ancora nella vita, non
è un lavoro sulla violenza, ma sull'occultamento della violenza.
È la storia di una violenza che si consuma tra le mura di una
casa, di un abuso che nessuno vuole vedere.
Su un palco tinto di rosso, il colore della rabbia che
provoca l'ingiustizia, il testo prende spunto da fatti, sentenze
e interviste reali.
Ci sono una ragazza abusata dal padre, un padre 'buono' e una
madre 'cieca'.
"E' la storia di una verità chiusa dentro ai corpi e che lotta
per uscire allo scoperto, - spiega ancora la regista - di
un'esperienza difficile da ascoltare, di una madre che scopre la
peggiore delle verità. È la storia di una figlia che odia sua
madre e di un padre innocente fino a prova contraria. E ancora
di terapeuti, consulenti, educatori, medici, assistenti sociali,
avvocati che non vogliono sapere la verità. Il segreto ha un
contenuto preciso e un fine positivo: protegge qualcosa o
qualcuno. Il segreto silenzia una verità che potrebbe
danneggiare degli
innocenti. Anche la censura - conclude Musso - ha un contenuto
preciso ma il suo fine è contrario a quello del segreto,
danneggia gli innocenti, protegge vili interessi. Il tabù invece
è il puro terrore di sapere, per questo il suo contenuto rimane
ambiguo e indeterminato. La violenza sessuale è un segreto che
permane tutta una vita dentro alle case, dentro agli studi dei
medici, degli psicoterapeuti o degli avvocati, in quelle
dimensioni private in cui le vittime possono restare confinate
senza venire riconosciute". (ANSA).
'Dentro' al Teatro Astra, quando la violenza si fa segreto
Di Giuliana Musso, il silenzio serve a celare la verità
