Piemonte

Morti sul lavoro, Piemonte in 'zona arancione' con 73 vittime

Più di 4.500 denunce riguardano infortuni fino ai 14 anni

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 02 GEN - Il Piemonte resta in 'zona arancione' per gli incidenti sul lavoro, la fascia che raggruppa le regioni con l'incidenza di mortalità sul lavoro tra le più elevate a livello nazionale. A fine novembre 2023 le vittime sono 73, più di 6 al mese e il rischio di infortunio mortale (33,6 morti per milione di occupati) risulta ben superiore rispetto alla media nazionale pari a 32,3. Verbano-Cusio-Ossola, Biella, Asti e Alessandria si trovano in 'zona rossa'. Cuneo, Torino e Vercelli in zona gialla, mentre in zona bianca con rischi di mortalità ben al di sotto della media regionale e nazionale troviamo Novara. Sono i dati dell'Osservatorio sicurezza sul lavoro e ambiente Vega Engineering. Tra i dati più preoccupanti quello che riguarda le denunce di infortunio fino a 14 anni, pari a 4.566, oltre l'11,5% del totale degli infortuni dei lavoratori piemontesi.
    "In Piemonte la situazione appare piuttosto critica.
    Analizzando i dati pesati sulla popolazione lavorativa si scopre che alcune province presentano un rischio di infortunio mortale sul lavoro molto superiore alla media nazionale che le pone addirittura in zona rossa" spiega il presidente dell'Osservatorio Mauro Rossato.
    Sono 15.503 le denunce di infortunio delle donne lavoratrici (11.893 in occasione di lavoro) e 24.127 quelle degli uomini (20.803 in occasione di lavoro). Le denunce dei lavoratori stranieri sono 7.953 su 39.630 (oltre il 20%). (ANSA).
   

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