(ANSA) - TORINO, 14 GEN - Nel 2024 in consumi in Piemonte
cresceranno di 872 milioni di euro, oltre la metà (448 milioni)
grazie al taglio del cuneo fiscale e alla rimodulazione delle
aliquote Irpef: i due provvedimenti faranno scendere la
pressione fiscale di mezzo punto, dal 42,2% al 41,7%,
consentendo alle famiglie un margine di manovra leggermente più
ampio sul fronte della spesa. L'incremento dei consumi si
attesterà dunque sull1%: modesto, ma comunque doppio rispetto a
quello che sarebbe stato senza queste misure.
"Si tratta - dice Giancarlo Banchieri, presidente di
Confesercenti Piemonte - di un dato positivo, ma non sufficiente
a farci uscire dalle difficoltà degli ultimi anni. Pur in
rallentamento, l'inflazione lascia alle famiglie una pesante
eredità su prezzi e tariffe. Per mantenere i livelli di spesa
inoltre hanno risparmiato meno: il 6,2% del reddito disponibile,
la quota più bassa degli ultimi 35 anni. L'esordio non
entusiasmante dei saldi invernali dimostra che i consumatori
piemontesi rimangono cauti. Per questo è necessario che i
benefici fiscali, per ora limitati al 2024, siano non solo
confermati, ma anche ampliati nel 2025.Auspichiamo poi la
detassazione degli aumenti retributivi: darebbe una mano alla
contrattazione e permetterebbe alle famiglie di recuperare più
velocemente e più ampiamente il potere d'acquisto perso".
Secondo le simulazioni Confesercenti-Cer, con una conferma
degli interventi su cuneo e aliquote nel 2025, la spesa delle
famiglie aumenterebbe dello 0,7%: permetterebbe di ritornare al
livello dei consumi di prima della grande crisi del 2007-2008.
Senza invece l'incremento dei consumi non supererebbe lo 0,2%.
"Provvedimenti di rilancio dei consumi - aggiunge Banchieri -
sono indispensabili anche per sostenere le piccole imprese del
commercio: anche nel 2023 in Piemonte è stato negativo il saldo
fra aperture e chiusure per gli esercizi di vicinato. In dieci
anni il numero di aperture dei negozi si è ridotto del 70%:
furono 4.581 nel 2013, si riducono a meno di 1.380 quest'anno.
Secondo le nostre proiezioni, in assenza di interventi, nel 2030
le aperture in Piemonte potrebbero essere poco meno di 1.000".
(ANSA).
Confesercenti, in Piemonte +900 milioni di consumi nel 2024
Aiutano taglio cuneo fiscale e Irpef, ma inflazione pesa ancora