Piemonte

Peste suina, Cia di Asti chiede l'intervento dell'esercito

Dopo la notizia del primo caso nell'area

Redazione Ansa

(ANSA) - ASTI, 17 GEN - Dopo la notizia del primo caso di peste suina africana in provincia di Asti, gli agricoltori della Cia Asti e della Cia Piemonte esprimono la massima preoccupazione per l'ulteriore allargamento della zona rossa.
    "Già vent'anni fa dicevamo che la sottostima della fauna selvatica avrebbe danneggiato gravemente il comparto agricolo e l'allevamento. Oggi vediamo un immobilismo totale rispetto a quanto chiediamo da anni per l'eradicazione del problema - dicono Gabriele Carenini presidente di Cia Piemonte e Marco Capra, presidente di Cia Asti - il grido di allarme degli agricoltori non può più cadere inascoltato, bisogna che le autorità competenti intervengano al più presto, senza più tentennamenti, abbattendo il maggior numero possibile di cinghiali. A questo punto ribadiamo che l'unica soluzione possibile è l'impiego dell'esercito".
    "Bisogna evitare a tutti i costi che venga messa a repentaglio una voce così importante dell'economia piemontese", sottolineano i vertici Cia chiedendo un incontro urgente al commissario straordinario alla Psa, Vincenzo Caputo. (ANSA).
   

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