Piemonte

Paola Lombroso Carrara, l'ideatrice del Corriere dei Piccoli

Incontro a Palazzo Barolo l'8 febbraio a 70 anni dalla morte

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 24 GEN - A 70 anni dalla morte, la Fondazione Tancredi Barolo ricorda Paola Lombroso Carrara, studiosa di psicologia infantile, scrittrice e giornalista scomparsa a Torino il 23 gennaio del 1954. Lo fa con la presentazione degli Atti del Convegno Nazionale di Studi: "La storia più bella del mondo… Le bibliotechine di Zia Mariù" - che si svolse a Torino il 7 dicembre del 2021 - e con una nuova pubblicazione dal titolo "Paola Lombroso Carrara. Una vita dalla parte dei bambini" che intende valorizzare la sua figura.
    L'appuntamento è per l'8 febbraio nel Salone d'Onore di Palazzo Barolo.
    L'incontro permetterà di indicare possibili sviluppi di studio e di ricerca in particolare sulla produzione letteraria per ragazzi di Paola Lombroso Carrara che firmava i suoi libri con lo pseudonimo di Zia Mariù e che ebbe un ruolo determinante nella nascita del Corriere dei Piccoli.
    A Palazzo Barolo interverranno, oltre al nipote Mario Carrara, Pompeo Vagliani, presidente della Fondazione Tancredi Barolo, le docenti universitarie Luisa Marquardt, coordinatrice dell'Associazione Italiana Biblioteche Scolastiche, e Sabrina Fava, autrice del libro Piccoli lettori del Novecento - I bambini di Paola Lombroso Carrara, Luciana Pasino che presenterà un "itinerario biografico" della scrittrice.
    "La ricerca su Paola Lombroso Carrara come scrittrice per ragazzi - sottolinea Pompeo Vagliani - è un work in progress che ha fatto emergere alcune novità ma che al momento si concentra solo sulla prima fase di produzione dell'autrice, dal 1890 al 1912, anno in cui esce la sua prima raccolta di fiabe. C'è, dunque, l'esigenza di completare sia la ricostruzione filologica sia l'indagine sui contenuti, ancora carente. È auspicabile, quindi, che la ricerca sia propedeutica ad avviare una monografia con corpus completo della sua opera di scrittrice, collocandola in ambito internazionale e ricostruendo la fitta rete di contatti di cui c'è traccia nel fondi di libri e disegni originali conservati presso la nostra Fondazione". (ANSA).
   

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