Piemonte

Langhe,anche con nuovi investitori vanno difesi valori e qualità

Focus sul tema a 'Grandi Langhe,', alle Ogr con 300 cantine

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 29 GEN - L'interesse dei 'grandi investitori esterni' ad acquistare proprietà vitivinicole nelle Langhe e nel Roero e la disponibilità degli attuali proprietari a cedere: su questo tema si è concentrata il focus di 'Grandi Langhe' organizzato alle Ogr di Torino dai Consorzi di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e Roero. Sono presenti circa 300 cantine.
    In Langa e Roero dal 2004 al 2022 - secondo i dati dell'Ente Turismo Langhe Monferrato Roero - le presenze turistiche sono passate annuali da 237.929 a 845.451, con una crescita nei 255%.
    I risultati dello studio, condotto da ricercatori della Cattolica, mostrano come gli under 40 considerano gli investitori "in un'ottica complessa e strutturata, differenziata rispetto alle varie tipologie (fondi di investimento, multinazionali, grandi gruppi, singoli investitori) - portatori di progetti industriali e forti dotazioni di capitali". I Senior al contrario, hanno "una visione più univoca degli investitori 'esterni' "che operano a fini speculativi e mossi da pure logiche di tendenza e di finanza".
    Rispetto alla vendita dell'azienda i più giovani la vedono come una questione che "incide sul patrimonio identitario e valoriale del territorio e per questo va ponderata e valutata in un'ottica collettiva e di forte attaccamento alle radici delle Langhe". I Senior ne fanno una questione aziendale perché in essa "si identificano al punto tale da connettere la vendita dell'azienda alla vendita di parte di sé".
    "Non è possibile pensare a uno sviluppo e una crescita - ha detto Matteo Ascheri, presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco - che non passi da un mantenimento dei valori distintivi e della qualità che hanno reso le Langhe, nel corso dei decenni, un'eccellenza. Se penso al domani immagino più che una crescita, in termini di produzione, un incremento della qualità, fatta dalle persone, dalle cantine e dai valori".
    Il fenomeno degli investimenti esterni "va dunque monitorato e deve essere fornito - ha detto Massimiliano Cattozzi, responsabile direzione AgriBusiness di Intesa Sanpaolo - un supporto adeguato alle aziende e ai loro proprietari che si trovino ad affrontare nuovi investimenti o a valutare la cessione della propria attività". (ANSA).
   

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