Piemonte

Operazioni illecite al commissariato, chiesto giudizio per 6

A Torino. Tre imputati sono poliziotti

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 08 FEB - Arrivano al vaglio del tribunale i presunti illeciti commessi da alcuni poliziotti del commissariato Dora Vanchiglia a Torino: pressioni indebite su un confidente, arresti con modalità scorrette, irregolarità nella compilazione di verbali. Il pm Gianfranco Colace ha chiesto sei rinvii a giudizio e l'udienza preliminare comincerà il 5 aprile.
    Al centro del procedimento, che si riferisce a episodi avvenuti nel 2020, figura Roberto De Simone, sostituto commissario. Fra le accuse mosse a suo carico c'è l'avere nascosto nell'armeria della propria abitazione la somma di 300mila euro consegnatagli dal figlio come frutto di un traffico di stupefacenti (al quale il poliziotto è estraneo). Saranno imputati anche un suo collega e l'allora dirigente del commissariato, il vicequestore Alice Rolando, chiamata in causa per il caso di due presunti spacciatori arrestati con modalità non corrette.
    De Simone e la collega risponderanno inoltre delle pressioni su un marocchino che convocarono in commissariato per convincerlo a rivelare nomi di grossi spacciatori: "alle sue risposte attendiste - si legge nel capo di imputazione - lo rinchiudevano in una camera di sicurezza per recarsi nella sua abitazione ed effettuare una perquisizione finalizzata alla ricerca di stupefacenti". Dopo avere recuperato 8 grammi di cocaina pretesero e ottennero, sotto la minaccia di arresto, il nome di uno spacciatore. Il marocchino si costituità parte civile con l'avvocato Manuel Perga.
    A completare l'elenco degli imputati ci sono, per altre vicende, alcuni pregiudicati. (ANSA).
   

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