(ANSA) - TORINO, 16 FEB - "Con le dichiarazioni da Tavares le
fabbriche sono tornate al centro dell'attenzione: gli
stabilimenti si trasformano, ma non si chiudono. Le parole però
devono essere accompagnato da scelte concrete in particolare per
Mirafiori che non può perdere la missione produttiva.
"La 500 elettrica andava bene, le difficoltà sono iniziate
quando c'è stato il primo annuncio degli incentivi. Ci
aspettiamo che la partenza incentivi che dovrebbero diventare
operativi entro fine marzo aiutino a rafforzare la missione
produttiva di Mirafiori", ha ribadito Uliano. il segretario
generale della Fim torinese, Rocco Cutrì, ha ricordato che "c'è
attesa per vedere l'effetto sul mercato americano delle vendite
della 500, bisognerà aspettare il primo semestre 2024"..
"C'è poi la questione Maserati: nel 2017 in questo
comprensorio se ne facevano: 55.000, l'anno scorso solo 8.000
. Nel 2024 ci saranno solo GranTurimo e GranCabrio, mentre non
si produrranno più Quattroporte, Ghibli e Levante. Ci aspettiamo
grandi risultati dalla Granturismo Cabrio versione Folgore, ma
non basta". Uliano ha parlato anche la necessità di affrontare
il problema dei gap da recuperare rispetto ad altri Paesi, ad
esempio sui costi dell'energia, che in Italia sono più alti del
40% di quelli della Spagna e ha ricordato che nell'indotto sono
a rischio in Italia 30.000 posti di lavoro.
Al centro dell'attenzione anche il tavolo convocato per
martedì dal sindaco Stefano Lo Russo. "Abbiamo chiesto
all'amministrazione un cambio di passo sulle crisi che sta
vivendo il territorio. Manca una visione strategica di sviluppo,
Torino sta vivendo un declino da punto di vista industriale.
Dobbiamo capire perché questo territorio non è competitivo, una
causa è il costo dell'energia", ha detto Domenico Lo Bianco,
segretario generale della Cisl Torino. (ANSA).
Uliano, 'per Mirafiori ora i fatti, subito un modello di massa'
'Servono scelte concrete, la produzione Maserati è crollata',