Piemonte

Cirio, candidato a vicesegretario FI per dovere di restituzione

"Se avrò questo ruolo, non un pennacchio in più ma più lavoro'

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 23 FEB - "Mi sono candidato al ruolo di vicesegretario nazionale perché noi abbiamo oggi un dovere di restituzione per i 30 anni di Forza Italia in cui Berlusconi pensava a tutto: aveva la bussola per farci capire da che parte andare, dirimeva i conflitti, prendeva i voti. Oggi non c'è più, ma ci sono i suoi valori e la sua gente, che siamo noi. Il nostro primo dovere è quello di metterci in gioco e lavorare per il nostro partito". Così il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, nel suo intervento questa sera a Roma al primo congresso di Forza Italia senza Berlusconi.
    "Finalmente - ha affermato Cirio - è finito il periodo buio del grillismo in cui la competenza veniva scambiata per interesse. Oggi si premiano le persone pragmatiche, che studiano e affrontano i problemi. E credo che in questo noi abbiamo un grande spazio, perché siamo persone che hanno dimostrato col loro impegno radicamento territoriale, competenza, capacità di far accadere le cose".
    "Credo anche - ha aggiunto Cirio - che il nostro ruolo di moderati possa darci spazio: ha detto bene Tajani, nessuno scambi l'essere moderati con l'essere molli. Siamo persone di equilibro, che non significa di compromesso. Significa sapere che i problemi si risolvono solo lavorando insieme".
    "Se avrò la fiducia di questo congresso - ha assicurato il governatore piemontese - essere vicesegretario non sarà un modo per avere un pennacchio in più ma un impegno per lavorare di più. Non vengo da un famiglia ricca, né potente. Se ho potuto fare ciò che ho fatto è perché ho incontrato sulla mia strada Silvio Berlusconi, e oggi posso continuare quella esperienza con una famiglia meravigliosa e che amo: quella di Forza Italia".
    (ANSA).
   

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