Piemonte

L'aria migliora, ma l'ozono è fuorilegge nell'86% dei casi

Il 2023 con Pm10 e Pm2,5 più basse da quando sono misurate

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 15 MAR - Il 2023 in Italia è stato l'anno migliore da quando sono disponibili dati delle polveri sottili e micropolveri Pm10 e Pm2,5 sia in termini di superamenti della soglia giornaliera sia nei valori medi annuali. Sta nei limiti nell'89% delle stazioni il valore del biossido di azoto, ma preoccupa l'ozono: sotot la soglia considerata nociva per la salute umana solo il 49% delle stazioni di misurazione, 49 su 344.
    E' la situazione descritta nel rapporto 'Qualità dell'aria in Italia 2023' presentato oggi a Torino nell'ambito del Sistema nazionale per la protezione ambientale costituito da Ispra e dalle Agenzie ambientali di Regioni e Province Autonome.
    Il dossier indica che i valori limite annuali di Pm10 e Pm2,5 sono stati rispettati in tutti i punti di misura della rete italiana, con un calo del 13% per le polveri più sottili, rispetto al periodo 2013-2022. Il valore giornaliero delle Pm10 è stato rispettato nell'89% delle stazioni di monitoraggio, con eccezioni soprattutto nell'area nord-est del bacino padano, in parte della conca del Vesuvio e in provincia di Frosinone. Al 98% nei limiti il biossido di azoto, con un calo del 19% del valore annuale rispetto al decennio 2013-2022. Oltre i limiti le aree con alti flussi di traffico stradala, a Torino, Milano, Brescia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Catania e Palermo. (ANSA).
   

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