Piemonte

Piemonte, mille euro al mese per famiglie con minori col cancro

Caucino: "La Regione non lascia indietro nessuno"

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 05 APR - Un sussidio - di dodici mesi, ma rinnovabile - andrà alle famiglie piemontesi meno abbienti con un figlio minore affetto da una patologia onco-ematologica (nella maggioranza dei casi leucemie e linfomi, per inquadrare il problema) in carico ai servizi piemontesi che fanno riferimento alla rete interregionale di oncologia e oncoematologia pediatrica Piemonte-Valle D'Aosta. "La Regione, con questo importantissimo provvedimento - ha spiegato l'assessora regionale alla Famiglia, con delega ai minori Chiara Caucino - conferma la sua vocazione a non lasciare indietro nessuno, in particolare chi deve affrontare situazioni dal peso morale ed economico nemmeno immaginabili per chi non ne è coinvolto".
    La giunta regionale, su proposta di Caucino, ha infatti approvato i criteri per un progetto sperimentale: si tratta di un sostegno, attraverso il riconoscimento di un contributo economico di mille euro al mese (o frazioni, in caso di un periodo comunque non inferiore a dieci giorni) che potranno essere spesi per esigenze di tipo abitativo, di trasporto, di organizzazione familiare ed a supporto ai bisogni educativi e psicologici dei minori facenti parte del nucleo familiare stesso. Per l'attuazione del provvedimento sono stati stanziati 300mila euro per quest'anno, che potranno essere rinnovati per il 2015.
    Per poterne beneficiare occorre essere in possesso dei seguenti requisiti: valutazione dei bisogni a cura del servizio sociale dell'Oirm, in raccordo con i servizi sociali territoriali, nel caso di nuclei già conosciuti dai servizi stessi oltre a essere residenti in Piemonte e avere in famiglia un minore affetto da patologie onco-ematologiche preso in carico dal centro di riferimento. L'Isee massimo per poter ottenere il sussidio è di 50mila euro l'anno. Il sostegno viene erogato per tutta la durata del trattamento ad elevata intensità per un periodo massimo di 12 mesi, ed è riattivabile con le medesime modalità in caso di necessità. (ANSA).
   

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