Piemonte

In calo gli agenti di commercio tra precarietà e redditi erosi

In Piemonte 17mil aspettano il rinnovo del contratto

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 15 APR - Sono quasi 17mila gli agenti di commercio in Piemonte - 200mila a livello nazionale - che attendono il rinnovo del contratto di categoria. È quanto emerge dal convegno nazionale organizzato da Fiarc-Confesercenti, l'associazione degli agenti di commercio, insieme ad Anasf, associazione dei consulenti finanziari, sugli "Strumenti creditizi per il sostegno e lo sviluppo delle imprese". Secondo gli ultimi dati, negli ultimi 10 anni gli agenti di commercio sono diminuiti di 2.261 unità, pari all'11,8%. A Torino il calo è di 598 agenti e va peggio rispetto alla media piemontese, con un -12,2%. Il capoluogo comunque registra 4.304 agenti, a fronte dei 10.151 in provincia, dove dal 2013 c'è stata una diminuzione di 1.142 addetti.
    L'ufficio studi di Confesercenti stima poi un reddito lordo medio tra i 40mila e i 45mila euro per l'80% degli agenti di commercio. Reddito che si è eroso di 10mila medi nell'arco di dieci anni. A pesare sono stati in particolare la pandemia e gli aumenti dei costi dei carburanti dovuti alla guerra russo-ucraina, i quali si ripercuotono sulla gestione dell'attività di quasi il 15% in più. I più colpiti sono i dipendenti del settore abbigliamento, gli impiegati nell'industria, la pubblicità, l'hi-fi professionale e il settore finanziario. Ma soffrono anche gli agenti che lavorano con il commercio di vicinato e i piccoli negozi. Nel frattempo, la categoria degli agenti di commercio invecchia: l'età media maschile è di 45 anni, quella femminile 43 anni. Le donne rappresentano circa il 10% del totale. "Per i giovani la nostra professione non è più attrattiva come un tempo. Sta cambiando molto velocemente e ciò comporta la continua necessità di aggiornare le nostre competenze" dice Giacomo Cotrona, presidente di Fiarc-Confesercenti . "Per una categoria che ha nell'automobile il proprio mezzo di lavoro essenziale, è molto preoccupante. Un altro costo di molto aumentato è quello dei contributi previdenziali dato che oltre all'Inps, siamo tenuti a un altro versamento all'Enasarco, l'ente previdenziale di categoria" aggiunge Cotrona. (ANSA).
   

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