Piemonte

A Torino 'Italo Cremona. Tutto il resto è profonda notte'

Dipinti, foto e video delle collezioni della Gam

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 23 APR - La Gam Galleria civica d'arte moderna e contemporanea di Torino dedica all'opera e all'universo creativo di Italo Cremona una mostra antologica - dal 24 aprile al 15 settembre - che ripercorre l'intera produzione dell'artista. La mostra, a cura di Giorgina Bertolino, Daniela Ferrari, Elena Volpato, è frutto della collaborazione con il Mart di Rovereto, dove si trasferirà in autunno (18 ottobre 2024 - 26 gennaio 2025).
    "Tutto il resto è profonda notte" è la frase con cui Cremona aveva concluso uno dei testi di Acetilene, rubrica che negli anni Cinquanta firmava per Paragone, la rivista di Roberto Longhi. Pittore-scrittore, intellettuale, nei dipinti e negli scritti Italo Cremona ha indagato la Zona ombra (titolo di un suo libro edito da Einaudi nella serie bianca dei Coralli): un territorio dove il buio entra in contatto con la luce attraverso lampi vividi o barlumi; attraverso il chiarore di una lampada ad acetilene (il lume usato un tempo da minatori e speleologi) o la scia di una stella cadente. Il percorso espositivo è dedicato all'intero arco della pittura di Italo Cremona, dalle prime prove giovanili di metà anni Venti fino alle opere della prima metà degli anni Settanta, dalle nature morte prossime alle atmosfere del Realismo magico alla visionarietà del "surrealista indipendente", come amava definirsi.
    La mostra raccoglie un centinaio di dipinti e una selezione di disegni e di incisioni e documenta la più alta qualità pittorica dell'artista, rileggendo nel presente l'originalità del suo immaginario. A partire dal nucleo di opere appartenenti alla collezione della Gam (dall'Autoritratto nello studio del 1927 a Metamorfosi del 1936, a Inverno del 1940), l'antologica conta su una serie di prestiti da musei, tra cui il Mart (Composizione con lanterna, 1926 e La Libra, 1929), i Musei Civici Luigi Barni di Vigevano (con Dialogo tra una conchiglia e un guantone da scherma del 1930 e un coeso nucleo di dipinti visionari degli anni Quaranta-Cinquanta), l'Accademia Albertina di Belle Arti e i Musei Reali - Galleria Sabauda di Torino.
    (ANSA).
   

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