(ANSA) - TORINO, 26 APR - Dagli incontri di catechesi con i
giovani "ho avuto una conferma di qualcosa che intuivo e che è
stato il motivo per cui ho voluto promuoverli, cioè che i
giovani sono molto diversi da come vengono rappresentati, forse
anche dal mondo mediatico, e che, soprattutto, hanno degli
aneliti e delle seti profonde a cui, mi permetto di dire, forse
il nostro mondo, la società, così preoccupati di altro non è
così capace di rispondere". A dirlo l'arcivescovo di Torino,
monsignor Roberto Repole, a margine della presentazione delle
iniziative promosse dalla Diocesi per l'anno giubilare 2025.
(ANSA).
Repole, la società non sa dare le giuste risposte ai giovani
Arcivescovo di Torino: 'Hanno aneliti e seti profonde'