(ANSA) - TORINO, 11 MAG - "Probabilmente è il momento più
triste e tragico della vita di Israele, ma è anche il più
significativo e noi scrittori capiamo che le storie possono
essere salvezza, dare speranza ed è questo che ho fatto negli
ultimi sei mesi". A dirlo lo scrittore israeliano Eshkol Nevo al
Salone del Libro di Torino, alla presentazione del suo libro
Legàmi.
"Il 7 ottobre - ricorda Nevo - ero in Italia, proprio a
Torino, non riuscivamo a trovare un volo per tornare in Israele,
tutti mi dicevano non tornate, ma noi volevamo tornare e quando
sono arrivato ho trovato non solo persone fisicamente ferite, ma
che tutti miei amici, i miei studenti, le persone intorno a me
erano traumatizzate e mi sono chiesto cosa posso fare, qual è il
mio ruolo? E ho deciso di dire si a ogni richiesta che
ricevevo". E racconta di un gruppo di donne "per metà rimaste
vedove il 7 ottobre, che erano andate a vivere ora in hotel
perché il loro kibbutz era stato distrutto e volevano fare un
laboratorio di scrittura. Io ho detto si, abbiamo scritto di
memorie precedenti il 7 ottobre, poi alla fine, quando ho
conquistato la loro fiducia, ho chiesto di scrivere cos'era
successo quel giorno e ho visto come la scrittura può essere
salvezza. Ed è quello che ho fatto in questi mesi". (ANSA).
Eshkol Nevo, 'per Israele è il momento più triste e tragico'
Lo scrittore racconta al Salone il suo 7 ottobre in Italia