Piemonte

Dieci anni di servizio per i volontari del Palagiustizia

Carabinieri Anc, presidenza Corte d'appello consegna benemerenze

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 14 MAG - L'aiuto a chi cerca di orientarsi fra aule e corridoi, le parole giuste per sciogliere i contrasti e le tensioni, qualche 'dritta' su come sbrigare una pratica senza errori. Sono stati dieci anni di lavoro al Palazzo di giustizia di Torino per gli operatori del Gruppo di volontariato dell'Associazione nazionale carabinieri, istituito nel 2014 per fornire un contributo in materia di assistenza al pubblico e di vigilanza in una 'cittadella' frequentata ogni giorno da migliaia di persone in un clima che, fra processi penali e civili, cause di divorzio e tutto il campionario delle liti giudiziarie, non sempre può essere sereno.
    I volontari sono stati ringraziati dal presidente della Corte d'appello, Edoardo Barelli Innocenti, dell'Avvocato generale, Giancarlo Avenati Bassi, e del presidente dell'ordine degli avvocati, Simona Grabbi, nel corso di un incontro culminato nella consegna di un attestato di benemerenza ai sei che hanno prestato servizio per tutto il corso del decennio. Il presidente del gruppo è Antonio Caggiano, sottotenente, già figura storica della squadra di polizia giudiziaria della procura impegnata nelle indagini più importanti sui reati contro la pubblica amministrazione.
    Gli effettivi oggi sono 25. "Cerchiamo - spiegano - di dare una mano a tutti con discrezione. Come la volta in cui un ragazzo diede in escandescenze perché non riusciva a capire come leggere l'elenco degli avvocati d'ufficio: lo abbiamo calmato e gli abbiamo spiegato come doveva fare. O la volta che una signora mi ha avvicinato chiedendo aiuto: doveva andare al sesto piano ma il figlioletto non voleva entrare in ascensore e piangeva. Ho preso il bimbo con me e, piano piano, l'ho accompagnato per le scale. Ma succede anche di dover controllare che certi contesti 'sensibili', come le udienze di separazione, non si trasformino in situazioni problematiche". La squadra dei volontari ha operato anche durante l'emergenza Covid: fra gente che non voleva farsi prendere la temperatura all'ingresso, non aveva il green pass o, in generale, non accettava regole e restrizioni, "è stato un periodo piuttosto impegnativo". (ANSA).
   

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