(di Amalia Angotti)
(ANSA) - TORINO, 15 MAG - MARINA ROTA. INCONTRI RAVVICINATI
CON FIGURE STRAORDINARIE'.
L'intervista impossibile, l'arringa inaspettata, l'appuntamento
fatale, lo spettacolo che torna in scena un'ultima volta: Marina
Rota fa rivivere otto donne torinesi - Lidia Poet, Teresina Tua,
Paola Lombroso, Gemma Cuniberti, Amalia Guglielminetti, Helen
Konig, isa Bluette e Bella Markman Hutter - che hanno lasciato
un'impronta indelebile nelle arti e nelle tecniche, nella
società e nella storia. 'Certe donne, a Torino. Incontri
ravvicinati con figure straordinarie', edito da Buendia Books, è
stato presentato al Salone del Libro di Torino.
"Ho scelto queste otto donne - spiega Marina Rota - per
un'istintiva simpatia. In ognuna di loro avevo intuito qualche
particolarità alla quale mi sentivo accomunata, come lo spirito
giocoso e l'incontenibile amore per gli animali di Helen König,
la temperanza e la ferrea determinazione che sorressero Lidia
Poët per affermare il sacrosanto diritto alla professione
legale. Oppure che avrei voluto possedere io stessa: l'immensa
generosità intellettuale di Paola Lombroso; la capacità
dimostrata dalla piccola attrice prodigio Gemma Cuniberti di
sapersi ritirare dalle scene e di vivere altrettanto serenamente
dietro le quinte". Marina dice di provare una grande
riconoscenza verso queste donne che le hanno consentito di
realizzare il suo "più ardente sogno: quello di poter vivere nel
passato, almeno per la durata degli incontri, che avvengono a
cavallo fra Ottocento e Novecento". "Ho così potuto immaginare -
racconta - di assistere, nel 1878, all'ingresso della giovane
Lidia Poët, unica studentessa, nell'aula universitaria di
Giurisprudenza, fra due ali di giovanotti curiosi e
meravigliati; di ascoltare il grande soprano Toti del Monte al
Regio e di provarmi i cappellini in una modisteria di via Po nel
1928 con Gemma Cuniberti; di entrare nel laboratorio delle
bambole Lenci con la loro creatrice Helen König; di frequentare
la cerchia artistica di Riccardo Gualino con Bella Hutter; di
ascoltare la grande violinista Teresina Tua, in tournée presso
le corti e i più importanti teatri del mondo, prima concertista
europea ad esibirsi in Russia e negli Stati Uniti; di
raccogliere le confidenze personali della Guglielminetti come
ospite nel suo salotto. Tutta un'altra Torino, dove regnavano
stile, gusto, eleganza, e dove mi conduce il mio cuore, affetto
dalla sindrome dell'età dell'oro, dalla nostalgia di un passato
non vissuto. L'ineluttabile 'ritorno al futuro' mi ha vista
recalcitrante; avrei voluto restare nel loro mondo".
Per creare questi incontri ravvicinati Marina Rota ha
trascorso ogni momento libero, per quasi un anno, nell'Archivio
Storico della Città, nel settore 'rari e manoscritti' della
Biblioteca Civica, nel Centro Studi Piero Gobetti, negli archivi
dei Dipartimenti Universitari. Nella Biblioteca del Teatro
Stabile ha scoperto documenti preziosi- libri, riviste d'epoca,
copioni teatrali - soprattutto sulla piccola attrice Gemma
Cuniberti e su Isa Bluette. La fantasia è volata, in questi
rendez-vous, ma sulla base di un'accurata e rigorosa
documentazione. (ANSA).
'Certe donne, a Torino', gli incontri ravvicinati di Marina Rota
''Tutta un'altra città, avrei voluto restare nel loro mondo'